L’Erasmus, il programma di mobilità più famoso per i giovani, si può fare anche a scuola. Sono infatti in aumento gli studenti e il personale scolastico che partecipano al programma Erasmus+ durante il periodo scolastico (18mila alunni coinvolti annualmente). Il portale Skuola.net ha chiesto a Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire quali sono i 10 motivi per partecipare all’iniziativa:
Il Programma Erasmus+ è stato lanciato nel 2014, aumentando di molto le opportunità di mobilità per alunni e insegnanti rispetto ai precedenti programmi europei. Un’esperienza sicura per gli studenti di tutte le età, persino per quelli delle primarie.
Grazie a Erasmus+ si possono visitare tutti gli Stati membri dell’UE, più altri Paesi extra che aderiscono al Programma, come Norvegia, Islanda e Turchia. Numeri alla mano, quelli sinora più gettonati sono stati Spagna, Francia, Germania, Irlanda, Portogallo.
Spagna e Irlanda, in particolare, vanno per la maggiore per imparare le rispettive lingue. Mentre Germania e Francia, invece, sono rinomate soprattutto per le molte opportunità di apprendimento in ambito tecnologico e scientifico.
I progetti di mobilità Erasmus+ per le scuole sono rivolti a singoli o gruppi, con durate che possono andare da pochi giorni a diverse settimane, se non a un intero anno scolastico. Ma nella società delle conference call da un capo all’altro del mondo, non può mancare la “mobilità blended”: in questo caso sia gli alunni che lo staff possono svolgere attività da remoto per via telematica, a integrazione o accompagnamento dell’esperienza “fisica”, meglio se all’interno della community eTwinning, che offre ai docenti anche opportunità di formazione online gratuita.
Pur non essendoci limiti di età minimi, molti alunni vivono questa esperienza negli ultimi anni delle scuole superiori. Non a caso questa categoria di studenti rappresenta la quota più consistente di partecipanti.
Si tratta, infatti, di un’ottima opportunità in vista dell’esame di maturità, non solo per migliorare le proprie competenze linguistiche ma anche per acquisire competenze e abilità utili al futuro percorso universitario o lavorativo.
La sovvenzione Erasmus+ copre le spese di viaggio e di soggiorno ed è gestita direttamente dalla scuola titolare del progetto. Sono previste, poi, misure di sostegno ulteriore per gli alunni con minori opportunità economiche o per sostenere la preparazione linguistica prima della partenza.
Gli studenti possono fare riferimento al proprio istituto in tutte le fasi del processo, che inizia di solito un anno scolastico prima rispetto a quello in cui avverrà l’effettiva mobilità.In Italia sono circa 1.400 gli istituti già accreditati Erasmus+ e, se la propria scuola non rientra fra questi, si può suggerire ai docenti di approfondire la questione sul sito www.erasmusplus.it o partecipando agli infoday Erasmus+.I fondi, una volta assegnati, sono successivamente gestiti dai singoli istituti, che hanno anche autonomia nello stabilire tempi e criteri di selezione degli studenti che possono prendere parte all’Erasmus.
Partecipare ad attività di mobilità Erasmus permette di migliorare in maniera determinante su tanti aspetti che oggi sono fondamentali per garantire l’occupabilità, a maggior ragione in un contesto internazionale come quello attuale.
Uscire fuori dalla propria casa e dal proprio Paese consente, poi, di sviluppare una serie di soft skills – spesso decisive per crescere – come la capacità di lavorare in gruppo, uno spiccato spirito di adattamento, il pensiero creativo, l’abitudine a risolvere i problemi e a interagire in contesti internazionali e multiculturali.
Ultimo ma non secondario, Erasmus+ è un Programma che ha basi solide, in quanto gestito e finanziato dall’Unione Europea, che mette a disposizione sia supporto economico sia collaborazioni istituzionali. Permettendo all’iniziativa di differenziarsi dalla “concorrenza”.
Per concludere, uno sguardo ai numeri più recenti. Nel 2023 INDIRE ha assegnato 52 milioni di euro per la mobilità scolastica, che si sono tradotti in 1.166 progetti approvati e 25.815 partecipanti complessivi, tra studenti e personale scolastico. Un +26% rispetto all’anno precedente. Nel 2025 i fondi sono destinati a raddoppiare. Tante possibilità di partecipare sono ancora aperte: a seconda dei bandi, le scuole hanno tempo fino a febbraio/marzo per presentare una richiesta di budget all’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE.
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