La Lombardia, la regione simbolo della pandemia in Italia, si segnala in questi giorni per una notizia positiva, che testimonia come si voglia guardare in avanti, nonostante tutto.
In particolare, sono gli studenti lombardi, ovvero tutti coloro che studiano negli Atenei della regione, che da anni sono polo d’attrazione per giovani da tutta Italia e da diversi paesi esteri, a dare il segno di una visione prospettica, tanto che in numeri consistenti sono pronti a fare le valigie per andare a trascorrere un semestre o un anno accademico di studio in una università europea con il programma Erasmus+.
A livello regionale le candidature al programma di scambi universitari sono aumentate infatti dell’8% con punte fino al 24% in particolare, tra coloro che studiano presso il polo di Bergamo, la città lombarda che più di altre a subito il drammasanitario da COVID19; questo nonostante le incertezze degli scenari futuri, le restrizioni ancora del tutto in corso e la minaccia di nuove ondate di contagi nei mesi prossimi.
A fare domanda sono state soprattutto le studentesse, il 58%, età media 23 anni, durata preferita cinque/sei mesi in un altro ateneo europeo. I paesi che sembrano essere più richiesti dagli universitari della Lombardia sono la Francia, la Spagna e la Germania.
I numeri parlano chiaro: sono 23 gli istituti di istruzione superiore che hanno raccolto le domande di mobilità Erasmus per studio, con un significativo aumento rispetto a quelle presentate nel 2019, sono infatti 14.114 le candidature provenienti dai poli accademici lombardi. Il primo della regione per numero di domande è il Politecnico di Milano con 5.518 domande da parte degli studenti (+17%), al secondo posto troviamo l’Università Commerciale Luigi Bocconi, dove si sono candidati 2.705 studenti (+4%), terza è La Statale con 1.749 domande di mobilità per studio (+6%). Crescono anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore, con 1.436 nuove candidature e la Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm, con 801 potenziali studenti in partenza.
A segnalarsi come dato rilevante è il numero di candidature che sono state presentate dall’Università di Bergamo, 639, evidenziando una forte volontà da parte dei più giovani e del mondo accademico di credere in un futuro di mobilità, proprio dal cuore ed epicentro della pandemia in Italia.
Lo scenario Erasmus + si pone, almeno per quel che concerne la Lombardia, come un importante punto di riferimento, che evidenzia l’interesse alto degli studenti per i progetti di mobilità europea, per poter cogliere tutte le opportunità di formazione e scambio che il Programma offre, ponendosi come uno strumento unico nel suo genere per la una maggiore inclusione sociale nel nome dell’identità europea.
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