Tornano a crescere i numeri della partecipazione italiana al Programma Erasmus+, che nel 2022 segna un forte aumento alle attività di mobilità delle persone e lo sviluppo di progetti di cooperazione in Europa. Flaminio Galli, direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, che in Italia gestisce i settori scuola, università ed educazione per gli adulti del Programma, dichiara:
“Erasmus+ ha dimostrato tutta la sua straordinaria vitalità e la sua effettiva utilità. Al di là di ogni situazione o criticità il Programma continua ad assolvere alla sua mission: aprire porte, creare collegamenti, arricchire le persone. Accogliamo con piacere la notizia di essere tornati a livelli pre-Covid, per numero di mobilità e attività di cooperazione nei progetti. Il futuro di Erasmus+ si prospetta solido in quanto continuerà a finanziare iniziative per promuovere l’inclusione, il digitale, la sostenibilità ambientale e il senso di cittadinanza e di appartenenza all’Europa”.
La Call 2022 si rileva un forte aumento della richiesta per la mobilità Erasmus+ nel settore dell’istruzione scolastica. Sono stati, infatti, approvati 686 progetti di mobilità (+82% rispetto al 2021) su 762 domande pervenute (+48%) e che coinvolgono, considerando anche i membri dei consorzi, 1.204 istituti. Il finanziamento accordato ammonta a oltre 36 milioni di euro (+65%) e consentirà attività di apprendimento all’estero a quasi 13 mila studenti e oltre 9 mila insegnanti e altro personale della scuola (complessivamente +97% mobilità approvate rispetto al 2021).
Accreditamento Erasmus+
Ad oggi[1], in Italia risultano accreditati per il settore scuola 561 istituti, di cui 48 come coordinatori di consorzi. La Sicilia si attesta al primo posto (seguita da Lombardia, Campania e Lazio) con 60 istituti, di cui 3 come coordinatori di consorzio. All’ultima scadenza del 19 ottobre 2022 sono quasi raddoppiate le candidature per l’accreditamento degli istituti scolastici: 963, di cui 20 per coordinatori di consorzi (+85%).
Per quanto concerne l’azione chiave 2, la cooperazione transnazionale alla Call 2021 sono stati approvati complessivamente 128 partenariati (su 404 proposte ricevute), per un finanziamento di oltre 18 milioni di euro: 81 partenariati su piccola scala approvati al termine delle due scadenze, su 187 domande pervenute (38 su 71 al primo round, 43 su 116 al secondo); 47 quelli di cooperazione (su 217 pervenute all’unico round previsto). Contando anche i partner impegnati nei 128 progetti approvati, si arriva ad un totale di 197 istituti e organizzazioni italiane coinvolte e 395 partner stranieri (63 dalla Spagna, 62 dalla Turchia, 45 dalla Romania).
La Call 2022 si caratterizza per un incremento nelle proposte ricevute di partenariati su piccola scala: 454, più che raddoppiate rispetto al 2021 (+143%).
Complessivamente, l’azione vede 598 proposte ricevute (+48% rispetto al 2021), di cui sono stati approvati per il momento[2] 56 partenariati, per un finanziamento di quasi 10 milioni di euro, che coinvolgono 97 istituti e organizzazioni italiane e 215 partner stranieri (30 dalla Spagna, 28 dalla Turchia, 24 dalla Grecia).
MOBILITA’ EUROPEA IN USCITA – La mobilità europea nell’ambito della Call 2022 è destinataria di un incremento di fondi che passano da 74.566.474 euro a 105.743.564 euro (+ 41%), distribuiti tra 263 Istituti di Istruzione Superiore. Nel dettaglio, quelle per le mobilità per studio crescono del 39,2% passando da 22.255 a 30.988, mentre quelle che hanno come finalità il tirocinio del 38,5%, da 6.625 a 9.175.
Alla Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Campania va il 56% del budget a disposizione. Tra gli Atenei, all’Università Alma Mater il finanziamento più consistente pari a 7.199.990 €, all’Università di Padova 5.150.718 €, all’Università Sapienza di Roma 4.583.326 €.
Il volume complessivo delle mobilità finanziate, tra studenti, docenti e staff arriva a 45.180 (+36%, era 33.116 nel 2021). Il numero delle borse destinate ai soli studenti passa da 28.880 a 40.163 (+39%).
MOBILITA’ EXTRAUE – Nel 2022 riparte, dopo lo stop legato all’emergenza Covid, anche la mobilità extraeuropea, con un finanziamento pari a 20.247.522 euro, destinato a 4.606 beneficiari tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata. Nel 2020 (ultimo anno della mobilità extraUe prima dello stop per la pandemia) il numero di mobilità era 3.784 tra studenti, docenti, e staff in partenza e in entrata.
MOBILITA’ IN ENTRATA – Nell’ambito della mobilità in ingresso, in 188.000 hanno scelto l’Italia, di questi 7.000 provenienti da aree extraUe. Tra gli Atenei che hanno accolto il maggior numero di studenti Erasmus nella Programmazione precedente 2014-2020 troviamo: Alma Mater di Bologna (15.194), Sapienza Università di Roma (9.095), Politecnico di Milano (8.301), Università degli Studi di Padova (7.914) e Università degli Studi di Firenze (6.809).
IDENTIKIT DELLO STUDENTE ERASMUS – Lo studente Erasmus italiano che ha scelto l’Europa come destinazione ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 59% dei casi è una studentessa, valore che sale al 63% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi per studio, con una permanenza media di 6 mesi; si privilegia, nell’ordine, Spagna, Regno Unito, Germania e Francia per i tirocini, che in media durano 3 mesi.
PROGETTI DI COOPERAZIONE – I progetti di cooperazione in ambito Istruzione superiore, che rientrano nelle azioni gestite dall’Agenzia, nel 2022 scendono da 41 a 25, decremento dovuto ad una diminuzione del budget disponibile per l’azione che nel 2021, la call precedente, aveva beneficiato di uno stanziamento straordinario pari a 13.710.280 € per lo sviluppo di soluzioni digitali all’impatto della pandemia da Covid. Il budget 2022 è invece pari a 8.070.000 €.
AZIONE JEAN MONNET – L’Italia si distingue anche nell’ambito delle attività Jean Monnet per l’istruzione superiore, che promuovono la cittadinanza attiva e i valori europei e sostengono l’elaborazione delle politiche a livello nazionale e europeo, attraverso il dialogo tra mondo accademico, ricercatori e responsabili politici; questo tipo di azioni agiscono, quindi, come veicolo della diplomazia pubblica nei confronti di Paesi partner. Rispetto all’ultima Call disponibile, quella del 2021, in questo campo all’Italia sono stati approvati 41 progetti, seguita dall’Ucraina con 38, Spagna con 29 e Federazione Russia con 26.
AZIONE CAPACITY BUILDING – L’Italia è molto attiva anche in riferimento dell’Azione Capacity Building in Higher Education (CBHE), misura rivolta alla modernizzazione dei sistemi di istruzione superiore dei Paesi Terzi non associati al programma. Tra i 2015 e 2020 i progetti coordinati dall’Italia sono stati 87, subito dopo la Spagna con 101.
CALL 2023 – I potenziali candidati per la Call 2023 sono i 327 titolari di ECHE, quindi Atenei, Politecnici, Istituti AFAM, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici e Istituti Tecnici Superiori che sono ben 70.
Il budget disponibile per l’Italia per il settore Istruzione superiore nel 2023 sarà pari a 139.430.070 di euro. Alla mobilità europea sono destinati circa 131 milioni, mentre per i progetti di cooperazione saranno disponibili circa8,3 milioni di euro.
I fondi a disposizione per la mobilità extra europea saranno circa 21milioni di euro, in linea con il budget 2022.
Novità importante, per questo settore, l’introduzione della mobilità dei discenti adulti, un’attività che dal 2014 al 2020 non era più prevista. I partecipanti ammissibili sono discenti adulti con minori opportunità, in particolare con un basso livello di competenze.
Alla Call 2021 sono stati approvati complessivamente 69 progetti di mobilità (su 76 domande ricevute), per un totale di 2,8 milioni di euro, che vedono la partecipazione di circa 400 discenti e oltre mille formatori, educatori e altro personale impegnato nell’educazioni degli adulti.
La Call 2022 consolida l’interesse per la mobilità Erasmus+ nel settore dell’educazione degli adulti, mantenendo (e superando in qualche caso) i numeri della precedente annualità, rafforzando la parte legata alla progettazione accreditata. Complessivamente, su 93 domande ricevute (+22% rispetto al 2021) sono stati approvati 74 progetti di mobilità, che coinvolgono, considerando anche i membri dei 25 consorzi accreditati, 256 organizzazioni e istituti. Il finanziamento accordato ammonta a oltre 3 milioni di euro (+20%) e consentirà attività di apprendimento all’estero a più di 500 discenti adulti e circa 1.300 educatori, formatori e altro personale del settore (complessivamente +28% mobilità approvate rispetto al 2021).
Accreditamento Erasmus+
Ad oggi[3], in Italia risultano accreditati per il settore Educazione degli adulti 70 organizzazioni e istituti, di cui 30 come coordinatori di consorzi. Il Piemonte si attesta al primo posto con 11 organizzazioni (seguito da Lazio 10 e Sicilia 9), di cui 4 come coordinatori di consorzio. All’ultima scadenza del 19 ottobre 2022 si registra un incremento delle candidature per l’accreditamento delle organizzazioni EdA: 70, di cui 9 per coordinatori di consorzi (+49% rispetto alle domande ricevute alla scadenza dell’ottobre 2021).
Per la cooperazione transnazionale nell’ambito dell’educazione degli adulti, alla Call 2021 i partenariati su piccola scala approvati sono stati 68, quelli di cooperazione 32, per un totale di quasi 13,5 milioni di euro.
Anche in questo settore, la Call 2022 si caratterizza per un incremento nelle proposte ricevute di partenariati su piccola scala: 265, +85% rispetto al 2021. Mentre si riscontra una flessione negativa per quanto riguarda i progetti di cooperazione.
Complessivamente, l’azione vede 403 proposte ricevute (+26% rispetto al 2021), di cui sono stati approvati per il momento[4] 53 partenariati, per un finanziamento di 6,5 milioni di euro, che coinvolgono 73 istituti e organizzazioni italiane e 135 partner stranieri (22 dalla Spagna, 18 dalla Grecia, 11 dal Portogallo).
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