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Erasmus+ presentati i dati al Senato, Galli (Direttore generale): “superati i numeri pre-pandemia”

Nella mattinata di oggi, martedì 6 febbraio, è stato presentato al Senato il Rapporto Erasmus+ 2023. Ad aprire i lavori, il Vice Presidente del Senato, Gian Marco Centinaio, e l’Assessore al Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni. A seguire, sono intervenute il Capo Dipartimento del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Carmela Palumbo, il Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca, Andrea Catizone, la Vice direttrice della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Elena Grech.

Per quanto riguarda i dati, a spiegarli è stato il direttore generale dell’Agenzia Erasmus+ INDIRE, Flaminio Galli: “Con oltre 13 milioni di europei coinvolti il Programma Erasmus è considerato tra i maggiori successi della storia europea. Si è tornati anche meglio ai numeri di partenza per l’Europa dei ragazzi nel periodo pre-covid. In questo contesto l’Italia rappresenta uno dei principali protagonisti, con oltre 720.000 studenti italiani partiti, dal 1987 ad oggi, per periodi di studio o tirocinio. Il Paese ha dimostrato anche una forte capacità di attrazione e si colloca al secondo posto in Europa per accoglienza, con circa 200mila studenti ospitati dal 2014. In crescita anche la partecipazione del settore scolastico, che ha chiuso il 2023 con oltre 16.000 studenti e 10.000 insegnanti in mobilità per formazione e scambi e 1.400 istituti scolastici accreditati. Molto positivi anche i risultati nell’ambito dell’educazione degli adulti, che in Erasmus+ rappresenta un motore importante di inclusione ed equità sociale. Nel 2023 sono state coinvolte nelle mobilità in Europa oltre 2.300 persone tra educatori, formatori e altro staff EDA e circa 1.300 discenti adulti“.

Nel contesto pratico, quindi, oltre 20 mila ragazzi l’anno sono partiti per un’esperienza oltralpe. Anche la Presidente di INDIRE, Cristina Grieco ha sottolineato l’importanza della sinergia con le scuole: “Le azioni di ricerca dell’Istituto nell’ambito dell’innovazione didattica devono essere ricondotte a una visione unitaria e integrata, che comprenda anche le azioni del Programma Erasmus, per favorire e promuovere sempre di più l’internazionalizzazione dell’intero sistema scolastico del nostro Paese. Alcune attività della nostra Agenzia Erasmus sono state condotte in sinergia con le finalità strategiche di ricerca dell’Istituto, creando una convergenza su diversi livelli di istruzione, dalla prima infanzia fino all’età adulta. Ne sono una testimonianza le iniziative avviate da Erasmus con le Piccole Scuole, le Avanguardie educative e i progetti che riguardano l’ambito della formazione degli adulti. Questa è la strada giusta per ottenere un impatto reale in termini di competitività e innovazione sul sistema di istruzione italiano”.

Redazione

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