Per le organizzazioni sindacali e per migliaia di insegnanti si tratta di “errori grossolani dell’algoritmo” che ha deciso le assegnazioni dei maestri della scuola dell’infanzia e primaria.
Da Nord a Sud migliaia di docenti della fase B che si sono visti, a parità di punteggio con altri colleghi della fase C, scaraventati a chilometri da casa, al tal punto esasperati da occupare uffici scolastici e istituzioni, mentre un dossier con almeno 1.000 casi di palesi errori sono stati fatti recapitare a Davide Faraone.
Anche la Conferenza Stato Regioni ha chiesto al governo un intervento sulla questione trasferimenti. E alla luce delle molte segnalazioni ricevute, le segreterie dei sindacati della scuola per lo più stanno passando ai fatti, mettendo a disposizione degli interessati gli Uffici legali per ottenere dalle amministrazioni periferiche del Miur la documentazione utile a chiarire se nella procedura di mobilità siano avvenute, come sembra, parzialità e grossolani errori.
Molti docenti reclamano il mancato ottenimento della sede/ambito territoriale richiesto e segnalano che altri candidati, in possesso di punteggio minore, avrebbero invece ottenuto il movimento proprio per le medesime province d’interesse.
Il MIUR nel frattempo per voce del Ministro afferma che tutto è regolare e che nessuno si muoverà per i prossimi tre anni. Il Caos scuola continua