L’amministrazione scolastica in merito alla procedura messa in atto tra l’elaborazione delle graduatorie GAE e GPS e la presentazione della domanda per le supplenze, ha, presuntuosamente omesso quel minimo di tempo necessario per eventuali reclami dimenticando il detto “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.
La pubblicazione delle graduatorie ha messo in risalto una miriade di errori materiali ai quali era semplice porre rimedio consentendo agli interessati di proporre un tempo minimo di cinque giorni al fine di poter proporre un semplice reclamo al fine di procedere in modo sereno e pacifico nella rettifica degli errori.
Gli errori non sono solo nei punteggi attribuiti, ma anche nell’esclusione di alcuni candidati dalle relative graduatorie, creando un danno di non poco conto ai suddetti candidati, i quali si vedranno costretti a proporre ricorso al TAR o al presidente della repubblica secondo quanto disposto dall’art. 9 dell’O.M. 112 del 6 maggio 2022.
I candidati che si dovessero trovare nella situazione di proporre un reclamo all’UST è opportuno che provvedano al più presto o attraverso PEC o per A/R raccomandata con ricevuta di ritorno.
L’art. 9 dell’O.M. 112 esclude la possibilità di proporre reclamo ai candidati che dovessero verificare errori materiali nella graduatoria e dispone che avverso eventuali errori riscontrati nella graduatoria, all’interessato è consentito proporre “ricorso straordinario al presidente della repubblica entro 120 giorni oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R. entro 60 giorni”.
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