Ricorrente è ormai la questione dell’ortografia nel senso dell’incapacità diffusa dimostrata non solo da studenti appartenenti ai gradi superiori dell’istruzione, ma anche da candidati delle tornate concorsuali.
In questo squallore credo che costituisca una preziosa testimonianza l’allegata nota del Direttore Generale del MIUR Palermo che per due volte scrive “provincie”.
Magari non avrà funzionato il correttore ortografico come suggerirebbe una maestra della scuola primaria.
Siamo forse arrivati al vertice della società postalfabetica?
Adriano Grossi