Con un esperimento realizzato nei laboratori di Toronto in Canada, insieme ad altri studiosi, il catanese Sergio Vinciguerra ha simulato l’approssimarsi di un’eruzione etnea che ha riscosso grande interesse presso la comunità scientifica. Il ricercatore precario dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma ha illustrato i brillanti risultati di questo suo recente lavoro (pubblicato dalla prestigiosa rivista “Science”) in un affollatissimo incontro nella sede del Parco dell’Etna, il Monastero Benedettino di San Nicolò La Rena, che ha fatto registrare l’attenta partecipazione, insieme a molti illustri esponenti della “scienza del vulcano”, di tutti gli attori interessati all’attività dell’Etna ed alla sicurezza delle sue popolazioni (Protezione civile, guide, soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Cai, forze dell’ordine, amministratori locali).
Eruzione vulcanica simulata in laboratorio
La giornata di lavori, organizzata dall’Ente Parco allo scopo di informare le istituzioni e la comunità scientifica del territorio sulle rilevanti ricadute sociali di una ricerca che sull’Etna potrà avere applicazioni di rilevante importanza e coordinata dal vulcanologo dell’Ente Salvo Caffo, si è aperta con gli interventi di Ettore Foti, Commissario Straordinario del Parco; di Domenico Patanè, neo Direttore dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Catania; di Alessandro Bonaccorso, già Direttore dello stesso Istituto, che hanno sottolineato la fondamentale importanza di una forte e costante sinergia operativa tra le Istituzioni impegnate sul fronte della ricerca scientifica e della divulgazione, della tutela ambientale, della sicurezza sull’Etna.