Si avvicina sempre più il momento in cui si decideranno le sorti dei maturandi 2022. Nel giro di pochi giorni infatti il Ministero dovrà sciogliere le riserve su quello che sarà l’esame di Maturità del prossimo giugno. Certezze ancora poche, anche se il Ministero sembra valutare anche quest’anno scolastico condizionato dal Covid. La conseguenza sarebbe ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, una prova orale con un elaborato. Una formula che piace agli studenti, come sostiene il sondaggio del portale Skuola.net. Ben 7 ragazzi su 10, tra i 2500 intervistati, spinge per questa formula. Questo perché, sempre secondo i ragazzi, gli anni di Dad hanno segnato l’ultimo triennio del loro percorso, e non basta tornare un anno in presenza per rimediare alle criticità degli ultimi due. Il 90% sostiene che qualsiasi sia il format scelto, gli effetti negativi della Dad avranno un impatto sulla preparazione, il 13% valuta l’orale anche in funzione norme anti-Covid mentre esiste un 10% che valuta l’esame classico superato come metodo di valutazione.
Quasi 9 su 10 sostengono poi che questa formula dovrebbe diventare la regola anche per il futuro e non l’eccezione dettata dall’emergenza. Il 68% riconosce che togliere gli scritti faciliti il compito. Per il 71% bisognerebbe ribadire la composizione delle commissioni con i professori interni e il solo presidente esterno. Solo il 14% sostiene che, una volta terminata la pandemia, debba tornare l’esame tradizionale.
Lo scritto d’italiano già al termine di quest’anno è spinto da circa 1 su 10, ma l’elaborato è approvato da quasi tutti gli studenti. Per il 44% è persino meglio del secondo scritto.
Tra coloro che spingono per tornare da subito all’esame classico, c’è una metà che al termine del proprio percorso vorrebbe cimentarsi con una maturità completa. Il coro pressochè unanime è invece quello che si faccia presto sulle decisioni definitive. Per 2 su 3 la notizia dovrebbe arrivare entro Natale.
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