Tra le novità presentate da Fioroni ed apporvate dal Cdm figurano l’ammissione agli esami di Stato, abolita dalla riforma Berlinguer ed ora ropristinata; la composizione delle Commissioni giudicatrici. I componenti saranno per metà docenti esterni e per metà esterni. Novità anche per le prove d’esame e per i candidati esterni.
I punti salienti sono:
La composizione delle Commissioni sarà al 50% interna e al 50% esterna, con, ogni due commissioni, un Presidente, possibilmente docente universitario, che seguirà al massimo gli esami di 70 alunni.
Per i candidati privatisti che superano le 50 unità la Commissione opererà solo presso scuole statali.
Gli alunni per sostenere gli esami debbono prima essere ammessi dal consiglio di classe che delibera sulla loro idoneità e sull’assenza di debiti su materie del quarto anno di corso.
Gli alunni ottisti (coloro che hanno ottenuto la media dell’otto nella penultima classe) debbono avere la media del sette anche nelle altre classi precedenti e non debbono avere alcuna bocciatura per essere ammessi all’abbreviazione del corso durante tutto il curricolo secondario.
Per gli istituti tecnici, professionali, d’arte e licei artistici, la seconda prova potrà essere anche di elaborazione tecnica e progettuale e per questo occupare più di un giorno.
Sul giudizio finale il curricolo inciderà per 25 punti (anziché 20) mentre il colloquio passa da 35 a 30 punti.
L’Università è coinvolta in attività di orientamento durante l’ultimo anno di studi secondari
Sono previste borse di studio per gli studenti meritevoli che dovrebbero riconoscere e valorizzare l’eccellenza, con veri e propri crediti.