I dati parlano chiaro: le bocciature all’esame di terza media sono in numero irrilevante, all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione la percentuale dei respinti è minima e riguarda in sostanza quasi esclusivamente i candidati privatisti.
Ogni anno gli esami di Stato coinvolgono quasi un milione di studenti e impegnano decine di migliaia di docenti. Per quanto siano modesti i compensi dei commissari e dei presidenti, l’intera operazione ha comunque un costo non del tutto disprezzabile.
L’esame, dunque, sembra avere più svantaggi che vantaggi ed è per questo che spesso c’è chi propone di abolirlo.
Ma la cosa non è così semplice come può sembrare a prima vista.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…