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Esame di Stato, e fu inglese per la terza volta…

Sono state comunicate le materie di esame e, come al solito, anche quest’ anno possiamo parlare di quel pasticciaccio di viale Trastevere.

Abbiamo intervistato Marcello Finocchiaro, docente in un liceo linguistico, che, come molti altri colleghi di lingue, hanno molto di cui lamentarsi.

Perché al Liceo linguistico la formula delle materie agli esami di Stato non funziona?

Fino a quattro anni fa gli studenti del liceo linguistico agli esami potevano scegliere la lingua verso la quale avevano particolare attitudine, perché magari avevano frequentato un anno all’estero con la mobilita’internazionale, in Germania, Francia o un paese anglosassone.

Tre anni fa il ministero decise di cambiare tutto e comunicò che la lingua sarebbe stata scelta dal ministero stesso, tramite una commissione di saggi /esperti, promettendo che ogni anno ci sarebbe stata l’alternanza fra le tre o quattro lingue del corso di studio.

Ma anche quest’anno, a quanto pare, non è andata così…

Infatti. Da tre anni viene scelta come seconda prova scritta del corso linguistico l’inglese, con grave danno di una parte di studenti che non possono scegliere l’idioma straniero a loro più congeniale, cha magari non è propriol’inglese. Aspetto poi non secondario il peso e una buona parte dell’esame va così a ricadere sulle spalle dell’insegnante di inglese che deve correggersi tutte le prove scritte e fare le prove orali. Sempre gli esperti/saggi scelgono una sola prova di lingua invece delle tre prove per le lingue precedenti, e, come si è verificato un paio di anni fa (fatto che poi è stato ampiamente denunciato), la prova era la fotocopia di due pagine tratte da un libro di testo!

Non è solo questa però la penalizzazione dei docenti di inglese…

Va sottolineato che la cattedra di Inglese al linguistico è di 17 ore su cinque classi, una cattedra che non esiste per il ministero che organizza le cattedre di 18 ore. La conseguenza è che l’insegnante del linguistico deve fare i salti mortali e deve lasciare delle classi ogni anno per avere 18 ore con conseguenze immaginabili in termini di continuità didattica e processo di insegnamento-apprendimento. Tutte le cattedre delle altre lingue sono di 18 ore su cinque classi, quelle lingue che fino a quest’anno non sono state scelte per la seconda prova scritta al linguistico. Inoltre al liceo linguistico l’Italiano è sempre affidato al Commissario esterno.

In tale contesto sia gli studenti che gli insegnanti si sentono naturalmente bistrattati, disamorati e demotivati nell’organizzare un lavoro mirato, serio e produttivo.

Speriamo che il Ministero si accorga della farraginosità di questo procedimento e corra ai ripari. Per adesso non resta che dire God save the Queen…

Silvana La Porta

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