Firmato dalla ministra Valeria Fedeli il decreto che ridisegna l’esame di Stato del primo ciclo, così come previsto dal decreto legislativo n. 62 dell’aprile scorso.
Nelle settimane passate il CSPI aveva espresso il proprio parere sul decreto.
La novità più importante riguarda forse la partecipazione alle prove Invalsi che diventa requisito d’ammissione all’esame, pur non incidendo sulla votazione finale. Il decreto ministeriale fornisce anche il modello nazionale di certificazione delle competenze, risultato della sperimentazione già condotta da circa 2.700 scuole. Il documento, annuncia la Ministra, “sarà accompagnato anche da una sezione a cura dell’Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali”.
Saranno otto le competenze certificate dalle scuole: comunicazione nella madrelingua, comunicazione nella lingua straniera, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenze digitali, capacità di imparare ad imparare (intesa come autonomia negli apprendimenti), competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale.
La stessa certificazione sarà rilasciata anche al termine della primaria, ma senza la sezione dedicata all’Invalsi. Le prove Invalsi si faranno ad aprile e non più a maggio e riguarderanno non solo l’italiano e la matematica ma anche l’inglese.
Per essere ammessi all’esame finale, le alunne e gli alunni dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione all’Esame, e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese. La non ammissione potrà essere deliberata a maggioranza dal consiglio di classe nel caso in cui l’alunna o l’alunno non abbia raggiunto i livelli minimi di apprendimento necessari per accedere all’esame stesso.
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