Ci siamo, gli esami stanno arrivando. Con nota n° 4155 del 7 febbraio 2023, il direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione , Dott. Fabrizio Manca, ha inteso informare gli alunni e le loro famiglie, sullo svolgimento degli esami di stato conclusivi del primo ciclo d’istruzione.
In riferimento alle disposizioni di legge in vigore, l‘ammissione agli esami di stato è disposta dal consiglio di classe per gli alunni rispondenti ai seguenti requisiti:
• aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
• non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;
• aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI.
Con delibera motivata dal consiglio di classe non vengono ammessi agli esami di stato gli alunni che:
• hanno superato i tre quarti del monte ore annuale di lezioni, tranne assenze motivate e previste in deroga da parte del collegio dei docenti
• nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline,
• essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato.
Il consiglio di classe attribuisce, ai soli alunni ammessi all’esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale da ciascuno effettuato, un voto di ammissione espresso in decimi. Rientra comunque nella possibilità del consiglio di classe ammettere alunni con parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Il voto minimo per essere ammessi agli esami di stato è di 6 decimi .
Gli esami di stato prevedono tre scritti ed un orale. La prima prova è d’italiano, la seconda di matematica ed infine terza prova scritta articolata in due sezioni, ovvero una per ciascuna delle lingue straniere studiate. Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.
Lo scritto di italiano è finalizzato ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte dei candidati. La prova fa riferimento alle seguenti tipologie:
• testo narrativo o descrittivo
• testo argomentativo
• comprensione e sintesi di un testo
La prova scritta di matematica è intesa ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dai candidati, tenendo a riferimento le aree previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo (numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni).
La prova scritta di lingue straniere è articolata in due sezioni distinte, rispettivamente, per l’inglese e per la seconda lingua comunitaria. Essa è volta ad accertare le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa (A2 per inglese, A1 per la seconda lingua comunitaria).
Il colloquio, condotto collegialmente dalla sottocommissione, è volto a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente. Seguendo le indicazioni nazionali per il curricolo, va posta particolare attenzione sulle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Risulta imprescindibile che durante il colloquio la commissione accerti anche il livello di padronanza delle competenze di educazione civica. Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio, è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di uno strumento.
Il voto finale è determinato dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio ed è espressa in decimi. Supera l’esame chi ottiene un voto pari o superiore a sei/decimi. La commissione può, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d’esame sia il percorso scolastico triennale.
Ai candidati interni che superano l’esame di Stato viene rilasciata la certificazione delle competenze, che descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite, anche orientando gli stessi verso la scuola del secondo ciclo.
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