Attualità

Esame di Stato: scoppia il caso Montanari. Anche Salvini contro le scelte di Bussetti

L’inserimento di una citazione di Tomaso Montanari fra le tracce dell’Esame di Stato sta creando non poche polemiche.

Le dichiarazioni di Gabriele Toccafondi

Ad aprire la raffica di proteste è stato il deputato di opposizione Gabriele Toccafondi che ha fatto rilevare come solo pochi giorni fa Montanari avesse definito il regista Zeffirelli un “insopportabile mediocre”.
Anzi, ad essere precisi Montanari era stato ancor più esplicito: “Si può dire che il #maestro Scespirelli era un insopportabile mediocre, al cinema inguardabile? E che fanno senso gli alti lai della Firenzina, genuflessa in lutto o in orbace, ai piedi suoi e dell’orrenda Oriana? Dio l’abbia in gloria, con Portesante e quel che ne consegue. Amen”.

“Trovo preoccupante – dichiara Toccafondi – che il professor Tomaso Montanari oggi compaia nelle tracce d’esame per i nostri giovani maturandi. Mi chiedo infatti se possa essere un buon esempio per i nostri ragazzi chi spende parole di questo genere nei confronti dell’altro perché non ne condivide il pensiero”.

La difesa di Bussetti. L’attacco di Salvini

Dal canto suo, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti si difende così: “E’ bene che sia uscito un testo di Montanari, dobbiamo ricordare che la scuola è di tutti e la pluralità di intervento penso sia stata rispettata. Almeno non ci saranno accuse di non essere aperti e democratici”.

Sulla polemica interviene persino Matteo Salvini che, anziché dare un po’ di sostegno al ministro Bussetti sul quale ricade pur sempre una forma di “responsabilità oggettiva” per i titolo dell’esame di Stato, dichiara senza mezzi termini: “Montanari? Finché questo triste snob di sinistra insulta me, amen. Ma quando arriva a infangare due grandi come Fallaci e Zeffirelli, siamo al delirio. Che lasci ogni incarico pubblico e chieda scusa all’Italia”.

Lasciando da parte ogni altra considerazione c’è comunque da chiedersi per quale motivo gli esperti del Ministero abbiano sentito l’esigenza di utilizzare un saggio di Tomaso Montanari per costruire una traccia d’esame.
Dovrebbe essere buona regola riferirsi ai contemporanei solo quando si tratti di studiosi di indiscusso prestigio internazionale, riconosciuti e apprezzati anche al di là della loro appartenenza politica; e, sia detto con il massimo rispetto, non pare proprio che sia questo il caso di Tomaso Montanari. Nel nostro Paese non mancano di certo saggisti, accademici, ricercatori e studiosi, apprezzati per capacità e competenze i cui scritti avrebbero potuto fornire materiale utile per la costruzione di una traccia d’esame senza suscitare polemiche e divisioni.

Reginaldo Palermo

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