Alla fine del 2021, una circolare del Ministero dei Trasporti ha stabilito l’entrata in vigore di una nuova versione dell’esame di teoria della patente di guida.
È più facile? Oppure più difficile? In realtà la teoria della patente resta la stessa di prima. E anche i quiz dell’esame. Vediamo come cambia.
L’esame più temuto (e con più frequenza di respinti) cambia, ma solo nella modalità della prova: le domande sono 10 in meno, ovvero 30 invece di 40. Ma anche il tempo a disposizione diminuisce, passando da 30 a 20 minuti. E, ultimo ma non meno importante, con il quarto errore scatterà la bocciatura, dunque sono concessi al massimo 3 errori (e non più 4) per poter passare allo step successivo, ovvero l’esame di guida.
Restano inalterate, invece, le deroghe di tempo extra per i futuri conducenti affetti da DSA, che hanno a disposizione 40 minuti (e non 20) per completare i quiz della scheda d’esame.
La novità sull’esame di teoria della patente vale per le patenti A (conseguibile dai 16 anni) e B (dai 18 anni), che prevedono la stessa teoria e gli stessi quiz.
Ricapitolando: 30 domande, 20 minuti di tempo, 3 errori concessi per superare l’esame.
La modalità di esecuzione dell’esame della teoria, però, non cambia. Resta informatizzato, e vengono proposte 30 domande estratte in modo casuale a cui rispondere “vero” o “falso”.
La brutta notizia per i più pigri è che non ci sono trucchi per superare l’esame di teoria senza essere preparati, ma in fondo non può che essere un bene: la sicurezza stradale prima di tutto.
Per avere buone probabilità di riuscita al primo colpo bisogna essere preparati, seguendo le lezioni a scuolaguida e studiando la teoria della patente. Ma il vero plus è quello di allenarsi online ai quiz patente: si tratta di schede informatizzate che simulano l’esame vero e proprio. Più se ne fanno, più saranno le possibilità di successo.
Il database ministeriale prevede oltre 7 mila domande, che possono essere suddivise in 25 argomenti che riportiamo di seguito:
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