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Esame di terza media 2018: come sarà la prova d’italiano? Alcuni consigli per le tracce

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Lo scorso 16 gennaio è stato presentato al Miur, in presenza della ministra Fedeli e il professor Luca Serianni, il Documento di orientamento per la redazione della prova d’italiano nell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo”.
La nuova prova di italiano all’esame di scuola media si avvicina in questo modo a quella dell’esame di maturità, provando ad allontanarsi dalla forma tradizionale del tema classico d’italiano.Vediamo, anche alla luce della riforma dell’esame finale di primo ciclo, che cosa prevede il nuovo compito di italiano.

Tre tipologie di prove

Intanto è bene ricordare che le tipologie previste per le prove scritte di italiano saranno tre: testo narrativo o descrittivo; testo argomentativo; comprensione e sintesi di un testo, anche mediante richiesta di riformulazione, quindi un riassunto.

TESTO NARRATIVO

Rispetto alla complessità del genere narrativo e alla sua varietà, è importante che l’azione didattica persegua costantemente l’acquisizione delle competenze di lettura e di scrittura, e accompagni con gradualità le alunne e gli alunni, fin dal primo anno del ciclo, si legge sul documento presentato lo scorso 16 gennaio. La lettura iniziale di brevi racconti dovrebbe essere accompagnata da una serie di esercizi che attestino la corretta comprensione del testo: divisione in macro sequenze e sintesi.

Le tracce d’esame – che possono essere presentate attraverso un breve testo di carattere letterario (che serva da spunto), una frase chiave, un’immagine – dovranno contenere indicazioni precise relative alla situazione (contesto), all’argomento (tematica), allo scopo (l’effetto che si intende suscitare), al destinatario (il lettore a cui ci si rivolge). Tali indicazioni non dovranno essere percepite come una limitazione della libertà ideativa quanto piuttosto come strumenti che, insieme alla correttezza linguistica, aiutino ad indirizzare la creatività delle alunne e degli alunni verso una migliore e più efficace forma espressiva.

 

TESTO DESCRITTIVO

Il testo descrittivo ha lo scopo di fornire al lettore la visione di una persona, di un oggetto, di un ambiente, di una situazione, di fenomeni reali o immaginari. La descrizione può avere carattere oggettivo oppure soggettivo: si può descrivere un personaggio o un luogo per come appare, senza considerazioni di carattere personale; in alternativa l’oggetto può essere invece filtrato attraverso il punto di vista e il sentimento dell’autore.
È importante che le alunne e gli alunni si esercitino in questa forma complessa di scrittura poiché la descrizione permette di sviluppare l’osservazione, la memoria, l’immaginazione, educa alla ricerca e all’uso di un lessico preciso, aderente a ciò che si vuole rappresentare, offre la possibilità di coinvolgere più ambiti disciplinari (si può descrivere un quadro, un fenomeno fisico, una pianta).

Come ricordato in precedenza per il testo narrativo, nella traccia è bene esplicitare situazione, argomento, scopo, destinatario, tenendo presente che la funzione orienta il carattere della descrizione: oggettiva per la funzione informativa, soggettiva per la funzione espressiva, oggettiva o soggettiva per la funzione persuasiva. Uno stesso argomento può essere quindi declinato in modi diversi. Gli spunti possono essere tratti dalle esperienze di vita degli alunni (la scuola, la famiglia, gli amici, la città, un viaggio ecc.), o anche dalla visione di un’immagine (un dipinto, una foto, un paesaggio reale o immaginario ecc.).

È importante che la traccia sia chiara nelle sue richieste e che lasci spazio ad una certa libertà di scelta per permettere alle alunne e agli alunni di esprimere la propria creatività.

 

TESTO ARGOMENTATIVO

Nella comune opinione il testo argomentativo è quel testo nel quale viene posta una tesi – sostenuta da più argomenti, favorevoli o contrari – che si sviluppa con ragionamenti stringenti. Affronta solitamente complessi temi di carattere scientifico-matematico.
La sua struttura è rigida e vincolata; il lessico rigoroso, specialistico e di non facile accessibilità. Eppure, se si pensa che l’argomentare è, come il narrare, atto linguistico primario, si deve riconoscere che tale atto è legato ai bisogni elementari di ogni studente. Argomenta in forme semplici il bambino che esprime motivatamente una sua opzione; argomenta in forme più articolate, ma pur sempre elementari, lo studente che cerca di giustificare le proprie scelte. Per tali ragioni lo studente dovrebbe essere educato, con attenta gradualità, a motivare in forme sempre più complesse le proprie prese di posizione.

Lo studente potrà sviluppare un testo argomentativo nel quale, dati un tema in forma di questione o un brano contenente una tematica specifica, esporrà una tesi e la sosterrà con argomenti noti o frutto di convinzioni personali. Il testo dovrà essere costruito secondo elementari procedure tipiche del testo argomentativo, eventualmente con l’esposizione di argomenti a favore o contro. Il lessico dovrà essere appropriato, e lo sviluppo rigoroso e coerente. Nella traccia dovranno essere richiamate caratteristiche e procedimenti propri dell’argomentare.

L’argomentazione scritta può assumere forme diverse, fra cui:

  1. dialogo tra due interlocutori con opinioni diverse che si confrontano su un tema ben definito;
  1. sviluppo di una tesi data rispetto alla quale si chiede di contro-argomentare;
  2. redazione del verbale di una discussione che deve portare a una decisione;
  3. riscrittura di un breve testo argomentativo conseguente alla assunzione di un punto di vista diverso rispetto a quello dato nel testo di partenza.

 

COMPRENSIONE E SINTESI DI UN TESTO LETTERARIO, DIVULGATIVO, SCIENTIFICO, ANCHE ATTRAVERSO RICHIESTE DI RIFORMULAZIONE

 

L’attività di riscrittura di un testo può assumere forme diverse quali ad esempio:

  • la riscrittura parafrastica per allargamento, in particolare di un testo poetico;
  • la riscrittura riassuntiva, per riduzione;
  • la riscrittura plurima per sintesi sempre più stringenti;
  • la riscrittura con selezione delle informazioni.

La riscrittura è un’attività fortemente educativa per l’impegno che richiede e per i vincoli che impone, ed è propedeutica all’affinamento delle tante scritture che lo studente dovrà affrontare nel corso degli studi e, in prospettiva, nella vita professionale.

Lo studente, dato un testo letterario – una poesia o un breve testo narrativo – dovrebbe dimostrare, attraverso una corretta riscrittura, di averne colto il senso globale.
Dovrebbe inoltre essere in grado di sviluppare una breve analisi riferita alle scelte lessicali, all’uso della sintassi, alle tecniche usate dall’autore per coinvolgere il lettore.

Nel caso di un testo poetico, dovrebbe individuare alcune tra le più note e frequenti figure retoriche.
Nel caso di un testo di divulgazione scientifica o di manualistica scolastica o di cronaca o commento giornalistici, lo studente dovrà farne un breve riassunto dopo averne valutato e selezionato le informazioni. Molto opportuna può essere la richiesta di scandire il testo in macro sequenze, assegnando un titolo a ciascuna di esse.

 

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