Dopo la pubblicazione della circolare Miur dello scorso 10 ottobre, è bene sottolineare alcune novità per quanto riguarda gli esami di Stato di scuola secondaria di primo grado.
COMMISSIONI
Intanto è bene puntualizzare, come riporta Il Sole 24 Ore, che la commissione d’esame sarà composta da tutti i docenti assegnati alle terze classi, articolati in tante sottocommissioni quante sono le classi terze, compresi gli eventuali docenti di sostegno e di strumento musicale, mentre restano fuori da queste commissioni i docenti del potenziamento dell’offerta formativa.
Sarà il dirigente scolastico dell’istituto scolastico a svolgere le funzioni di presidente della commissione o in alternativa, in caso di assenza o di impedimento o in caso di reggenza, tale ruolo sarà svolto da un docente delegato.
LAVORO PRELIMINARE DELLE COMMISSIONI
Nella circolare 1865 del 10 ottobre 2017, è inoltre indicato che il dirigente scolastico dovrà definire e comunicare al collegio dei docenti il calendario delle operazioni d’esame e nello specifico le date di svolgimento della riunione preliminare, delle prove scritte (che devono essere svolte in tre giorni diversi, anche non consecutivi) e dei colloqui.
Lo scopo della riunione preliminare, sarà quello di definire la durata delle prove scritte, che comunque non deve superare le quattro ore. Inoltre, sarà definito l’ordine di successione delle prove e quello delle classi per i colloqui.
Nel corso della riunione preliminare, la commissione predisporrà le tracce delle prove d’esame sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte e in coerenza con i traguardi di sviluppo delle competenze previste dalle indicazioni nazionali.
Infine, la commissione durante la riunione preliminare andrà a definire i criteri comuni da adottare per la correzione e la valutazione delle prove stesse.
ESAMI
Come riportato altre volte anche da questa testata, la novità più importante riguardo agli esami di scuola media è l’esclusione dalle prove d’esame della prova Invalsi che sarà svolta invece durante il mese di aprile. Tuttavia, la prova Invalsi sarà prerequisito di ammissione agli esami, anche se non influirà sul voto finale.
Le prove scritte predisposte dalla commissione saranno tre: italiano, matematica e una prova articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate, si legge ancora su Il Sole 24 Ore.
La commissione, attraverso il colloquio condotto collegialmente, valuterà il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze dello studente comprese quelle relative alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.
VALUTAZIONE E VOTO FINALE
Le prove scritte e il colloquio orale saranno valutati sulla base dei criteri adottati dalla commissione, utilizzando una votazione in decimi per ogni prova, mentre invece, per quanto riguarda la prova scritta di lingua straniera, anche se distinta in sezioni corrispondenti alle due lingue studiate, verrà attribuito un unico voto espresso in decimi. La valutazione finale sarà il risultato della media del voto di ammissione con la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio. L’esame viene superato se l’alunno consegue un voto finale non inferiore a 6/10.
La commissione può, infine, su proposta della sottocommissione, con deliberazione assunta all’unanimità, attribuire la lode agli alunni che hanno conseguito un voto di 10/10, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d’esame sia il percorso scolastico triennale.