Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato, nella giornata di giovedì 9 marzo, l’ordinanza ministeriale per gli Esami di Stato 2023. Ecco tutte le novità e le date da ricordare.
In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di 40 punti, di cui 12 per il terzo anno, 13 per il quarto anno e 15 per il quinto anno.
Le Commissioni, una ogni due classi, sono presiedute da un presidente esterno e composte da tre membri esterni e, per ciascuna delle due classi abbinate, da tre membri interni appartenenti all’istituzione scolastica sede di esame.
Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti Professionali di nuovo ordinamento.
Viene introdotta la seconda prova scritta per gli Istituti Professionali di nuovo ordinamento: sarà un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi.
Nel colloquio verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare i temi più significativi di ciascuna disciplina. Gli studenti illustreranno anche le esperienze svolte nell’ambito dei PCTO. In sede d’esame saranno valorizzate le competenze di Educazione civica maturate durante il percorso scolastico.
La commissione dispone di un massimo di 20 punti per la valutazione di ciascuna delle prove scritte e di un massimo di 20 punti per la valutazione del colloquio. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di 60 centesimi. Fermo restando il punteggio massimo di 100 centesimi, la commissione può motivatamente integrare il punteggio fino a un massimo di 5 punti e all’unanimità può motivatamente attribuire la lode.
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