Anche quest’anno la Maturità è stata accompagnata dalle solite polemiche sulla valutazione… e i valutatori.
Propongo di adottare il sistema già in uso da anni in America: le prove scritte vengono sottoposte al giudizio di un computer programmato per valutare con gli stessi criteri tutti gli elaborati.
Quindi nessuno potrà dire che l’insegnante “ce l’ha con me” oppure che uno è di manica larga e l’altro di manica stretta.
E per gli orali? Corre voce – se non è la solita bufala – che nel mondo delle “app” ne sia spuntata una che permette ai docenti di far sentire l’interrogazione anche a uno smartphone, opportunamente programmato anche questo, il quale poi formula la sua valutazione.
E il prof? La sua funzione si riduce a spiegare e preparare verifiche? Beh, non proprio: gli resta comunque la libertà di effettuare degli aggiustaggi laddove lo ritenga utile. Tanto il computer non protesta!
Daniele Orla
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