Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha fatto sapere che mancano i fondi per pagare i 7mila presidenti e i 120mila commissari.
Ciò nonostante il risparmio preventivato con le nuove norme che prevedono la nomina dei commissari interni e quindi non aventi diritto ad indennità di missione, ma solo ad un irrisorio modesto compenso.
La Finanziaria, nella logica del risparmio, aveva ridotto il finanziamento a soli 40milioni di euro; ora, a quanto è dato sapere, tali stanziamenti non sono disponibili per intero.
Da qui la rottura, al termine dell’incontro di giovedì tra il Ministero e le organizzazioni sindacali, le quali si sono viste proporre addirittura il pagamento dilazionato fino al luglio del 2003.
È fin troppo chiara l’intenzione del ministro Moratti, nel più assoluto silenzio, di continuare a risparmiare a danno della scuola italiana alla quale non è bastato il taglio di decine di migliaia di posti docenti e il blocco del concorso per dirigente scolastico.
I sindacati minacciano, dunque, di intraprendere azioni di protesta in coincidenza dell’inizio degli esami.
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