Sono 450mila gli studenti impegnati negli esami di riparazione, strutturati secondo prove scritte e orali, organizzate dalle singole scuole, necessarie per recuperare le insufficienze.
Quest’anno inoltre i rimandati sono aumentati maggiormente negli istituti tecnici, seguiti dai professionali e infine dai licei, mentre, considerato che il numero più alto di rimandati si evidenzia al primo anno delle superiori, si fa sempre più evidente il problema dell’orientamento “che non riesce a sostenere i ragazzi nel passaggio dalla terza media al primo anno delle superiori, venendo a mancare quella continuità che garantirebbe esiti migliori per l’inizio del II ciclo di studi”.
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E’ tuttavia possibile disegnare, fa sapere Il Messaggero, “una mappatura dei debiti da saldare: la percentuale più alta riguarda infatti la Sardegna che, a fronte di una media del 22,7%, raggiunge un pesantissimo 28,6%, seguono Lombardia, Toscana e Liguria che rimangono comunque sopra il 25% e poi Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Lazio. La percentuale più bassa di rimandati si registra invece in Puglia dove è chiamato a saldare almeno un debito scolastico il 16,1% degli studenti”.
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