Slittano di una settimana gli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo delle superiori del prossimo anno scolastico: a deciderlo è stato il Ministero dell’istruzione, università e ricerca che attraverso l’Ordinanza n. 67 ha fissato l’inizio della prima prova scritta per “il giorno 25 giugno 2009, alle ore 8.30”.
Quella di Viale Trastevere è una decisione sicuramente impopolare perché obbligherà quasi mezzo milione di studenti e circa 25 mila tra presidenti e commissari a posticipare di sette giorni le attività di verifica e scrutinio finale. Ma era pressoché inevitabile per evitare scomode sovrapposizioni tra i vari adempimenti di fine anno scolastico.
La motivazione principale dello slittamento trova origine dal fatto che rispetto allo anno scolastico appena terminato, le regioni – anche a causa dell’obbligo di verifica dei debiti formativi – hanno prodotti dei calendari che indicano il termine delle attività didattiche 2008/2009 mediamente più avanti di tre-quattro giorni: se quest’anno infatti quest’anno la maggior parte degli istituti italiani ha fatto suonare l’ultima campanella il 7 giugno (ad eccezione dell’Abruzzo e della provincia di Bolzano che hanno optato per il 14), nel 2009 la chiusura generalizzata delle attività didattiche avverrà tra il 10 ed il 12 giugno.
Con delle eccezioni stavolta numericamente ancora più rilevanti (senza nulla togliere all’Abruzzo e alla provincia di Bolzano), visto che Liguria e Toscana chiuderanno il 13 e la Lombardia addirittura al 16 giugno. I loro studenti avrebbero così trovato non poche difficoltà a terminare la scuola e a preparare, a poche ore di distanza, la prima prova scritta di italiano.
Il motivo dello slittamento deciso dal Ministero è poi anche derivante dalla confermata prova scritta nazionale degli esami di italiano e matematica, avviata quest’anno (con non pochi problemi derivanti proprio dai tempi ristrettissimi di collocazione) attraverso i questionari realizzati dall’Invalsi: la priva “si svolgerà – spiega sempre l’Ordinanza n. 67 – , per l’intero territorio nazionale, il giorno 18 giugno 2009, alle ore 8.30”. Dilatare i tempi di avvio delle prove permetterà allo stesso Ministero di monitorare al meglio entrambe.
In qualche modo deve aver infine pesato la necessità di ogni Collegio dei Docenti, prevista dalla legge sull’autonomia scolastica ma non sempre adeguatamente considerata, di anticipare o posticipare il calendario scolastico: mantenere in vigore quello del 2007/08 avrebbe infatti del tutto vanificato qualsiasi possibilità di intervento (derivante da particolari condizioni e situazioni scolastiche) sul termine dell’anno.