Come saranno gli esami di stato del prossimo 22 giugno 2022? È noto che l’anno scorso, per causa della pandemia, sono state eliminate le prove scritte ed è stato fatto un unico colloquio orale “rinforzato”, un sorta di maxi colloquio che doveva durare almeno circa 50 minuti. Dunque, niente scritti e in modo particolare quello di italiano e l’altro di indirizzo, sui quali però tanti diplomandi cadevano, e che assorbivano giornate e lavoro in più per la commissione che fra l’altro è stata pure ricondotta al solo consiglio di classe col solo presidente esterno.
L’esame di stato prossimo sarà ancora così? È presto per dirlo, ma nulla toglie che il Ministero, consapevole del fatto che i maturandi di quest’anno sono reduci da circa due anni (terzo e quarto anno scorsi) dalla didattica a distanza e dalle difficoltà da essa rappresentata, vari un esame con le stesse condizioni operative dell’anno scorso. Non è escluso, anche se ciò farebbe contenti la gran parte dei ragazzi del quinto anno e che sono in dirittura di diploma finale.
Sembra tuttavia, secondo quanto si vocifera, che il tanto discusso elaborato, elaborato in tutta pace a casa , oggetto poi del colloquio, ci sarà anche quest’anno. La famosa tesina insomma che rientra sul respiro del Covid e che a conti fatti ha poco significato valutativo, come, a nostro parere, ha un significato valutativo parziale e di giudizio il voto unico espresso in centesimi.
C’è ancora da capire se, in riferimento alla commissione, il ministro Bianchi opterà per gli stessi docenti interni o se procederà con commissari tutti esterni come, dopo l’esperienza della gestione ministeriale di Letizia Moratti, è stato fino a prima della pandemia.
Anche su questo versante aspettiamo le decisioni del Ministero che però, da quanto si capisce, non pare voglia un ritorno indietro degli esami troppo radicale, per cui tutto fa supporre che la maturità di quest’anno 2022 sarà la fotocopia di quella scorsa. E forse pure tutti gli altri esami di stato a venire, fino a quando qualcuno si accorgerà che in tale guisa è meglio affidarsi allo scrutinio finale e sbaraccare definitivamente commissioni e presidenti, prove orali e tesine, scritti e scritturali.
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