Dopo i ripetuti appelli del Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità per il corretto svolgimento degli esami, senza indulgere, da parte di commissari e presidenti, ad atteggiamenti equivoci e a favoritismi, la Gilda Unams di Avellino lancia un allarme: una docente di un istituto tecnico della provincia di Avellino, imputata dinanzi al Tribunale di Avellino del reato di abuso di atti d’ufficio e rinviata a giudizio per i reati di cui agli artt. 110, 81 c.p.c. e 323 c.p., continua a rivestire l’incarico di commissario interno agli esami di maturità che si stanno svolgendo in questi giorni nonostante le pressanti richieste della Fed. Gilda- Unams indirizzate al direttore dell’Ufficio scolastico della Campania ed al dirigente scolastico dell’istituto in questione al fine di procedere alla sua sostituzione in applicazione della normativa vigente che dispone espresso divieto di nomina nei confronti di quei docenti che risultino indagati o imputati per reati particolarmente gravi (C.M. 14/2011, D.M. 6/2007).
Quale esempio si offre ai giovani maturandi la cui formazione educativa costituisce il fondamento della vita sociale del nostro Paese?La commissaria, malgrado la dimensione di illegalità, resta al suo posto.
Per quanto riguarda le prime due prove scritte,da un sondaggio nazionale è emerso che il 32% degli alunni dichiara di aver copiato tutto (l’1% in più dell’anno scorso), il 10% ha copiato abbastanza (l’8% in meno dell’anno scorso), il 13% ha copiato un po’ (stesso dato dell’anno scorso) mentre un 16% ci ha provato senza riuscirci (il 4% in più dell’anno scorso).
La maturità procede comunque, tra alti e bassi, col suo solito tran tran. Speriamo nella voce della coscienza di tutti i soggetti coinvolti.