Su Il Sole 24 Ore di oggi, c’è spazio per il quesito di un lettore in riferimento al compenso aggiuntivo del commissario interno agli Esami di Stato. Nel caso in questione, il docente di ruolo di scuola media superiore ha svolto la funzione di commissario interno in una classe.
La commissione ha esaminato gli allievi di tre classi della stessa scuola, di cui due appartenenti allo stesso indirizzo (tra cui la mia), con separati consigli di classi, e una con altro indirizzo.
Il compenso liquidato viene calcolato, per i docenti delle due classi aventi stesso indirizzo, come se si trattasse di un’unica classe articolata, in proporzione al numero degli alunni.
Questo rispetta quanto previsto dalla nota ministeriale 5850 del 23 giugno 2015 (tabella 1, quadro A, punto 3)?
RISPOSTA AL QUESITO
In base all’articolo 3 comma 1, del decreto interministeriale del 24 maggio 2007, in base al quale al commissario interno che svolge la funzione su due classi della stessa commissione o su più commissioni viene attribuito un secondo e unico compenso aggiuntivo, relativo esclusivamente alla funzione (tabella 1, quadro A, punto 3). Pertanto, al commissario interno che operi su un’unica commissione spetta un unico compenso forfettario (tabella 1, quadro A, punto 3; e quadro B, punto A). Invece, al commissario interno che svolge la funzione su due o più classi della stessa commissione (o su più commissioni) è attribuito un secondo e unico compenso aggiuntivo, relativo esclusivamente alla funzione (tabella 1, Quadro A, punto 3).