La percentuale di studenti ammessi a sostenere le prove dell’esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di I grado, nell’a.s. 2017/2018 è in leggero rialzo rispetto all’anno scolastico precedente (98,3%), mentre è stabile il tasso di promozione (99,8%).
Lo si legge nel Focus “Esiti dell’esame di Stato e degli scrutini nella scuola secondaria di I grado” appena pubblicato dal Miur.
A livello territoriale, se da un lato il dato sulla percentuale degli alunni licenziati si presenta piuttosto omogeneo, più sensibile risulta invece la percentuale di ammissione. In particolare,
Sardegna, Valle d’Aosta, Sicilia e Piemonte sono le regioni i cui docenti in sede di scrutinio hanno ammesso a sostenere l’esame conclusivo del I ciclo una percentuale di studenti inferiore rispetto a quanto registrato a livello nazionale. Di segno opposto le variazioni registrate in corrispondenza dei dati di Basilicata e Abruzzo dove il tasso di ammissione supera quello nazionale
rispettivamente di 0,8 e 0,6 punti percentuali.
Per quanto riguarda i voti, oltre la metà degli studenti (51,9%) si concentra in corrispondenza delle fasce di voto “sette” e “otto”.
Di anno in anno è andata comunque gradualmente a diminuire la percentuale di licenziati con la sufficienza che è passata dal 25,3% dell’a.s.2014/15 al 22,1% dell’a.s.2017/18.
Riguardo ai licenziati con “dieci” e “dieci e lode”, gli studenti
della Valle d’Aosta sono quelli che per quest’anno scolastico si sono concentrati in percentuale minore nella fasce di voto “dieci” e “dieci e lode” (5,3% in totale); in particolare, sono le “lodi” ad essere in percentuale minore rispetto al tasso nazionale (1,8% contro il 4%). Per contro, gli studenti di Puglia e Calabria sono quelli che hanno ottenuto risultati più brillanti: 13,5% di “dieci” e “dieci e lode” rispetto al 9,3% del dato italiano.
Infine, dall’analisi dei risultati emerge che le ragazze
raggiungono risultati più brillanti rispetto ai colleghi maschi. Se il 58,8% degli studenti di genere maschile si è licenziato con un voto pari a “sei” o “sette”, la stessa percentuale della componente femminile ha conseguito un risultato pari o superiore all’”otto”.
In media, le ragazze ottengono una valutazione finale di 0,5 superiore a quella dei colleghi maschi.
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