Molti docenti che insegnano lontano dalle proprie residenze, in regime di sospensione delle attività didattiche, stanno lavorando con la didattica a distanza collegandosi con gli studenti che, in alcuni casi, si trovano addirittura dall’altro capo dell’Italia. I collegi docenti, consigli di classe e altre attività collegiali programmate si stanno svolgendo a distanza. Molto probabilmente, a partire dal 15 giugno 2020, subito dopo gli scrutini di fine anno scolastico, qualcosa cambierà.
La Didattica a Distanza terminerà con la chiusura delle lezioni prevista dai calendari scolastici regionali, per cui è presumibile che, entro il 10 giugno 2020, i docenti di tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado chiuderanno con i collegamenti didattici a distanza riferiti alle lezioni e continueranno fino a sabato 13 giugno a svolgere, sempre con collegamento a distanza, gli scrutini finali. In buona sostanza con il DPCM del 17 maggio 2020 le attività didattiche in presenza resteranno sospese e si continuerà a fare lezione e a svolgere le attività collegiali a distanza fino alla metà del mese di giugno.
L’esame di Stato dovrebbe essere svolto in presenza nonostante le tante proteste che riguardano i protocolli di sicurezza che ancora non sono stati discussi con i sindacati. Il 15 giugno alle ore 8.30, ai sensi dell’art.14 dell’OM 10 del 16 maggio 2020, il presidente e i commissari delle due classi abbinate si riuniranno in seduta plenaria presso l’istituto di assegnazione. L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione avrà inizio, in presenza, il giorno 17 giugno alle ore 8:30, con l’avvio dei colloqui.
Il fatto che l’esame si svolgerà in presenza sta sollevando polemiche, ansie e paure. Gli USR di mezza Italia denunciano la difficoltà a trovare i Presidenti di Commissione e i commissari interni stanno pensando di non presentarsi alla riunione plenaria per l’esame di Stato in presenza. Si prevedono numerose defezioni e altrettante sostituzioni di Presidenti e Commissari.
L’art. 12 comma 4 dell’OM 10/2020 prevede che il personale utilizzabile per le sostituzioni, con esclusione del personale con rapporto di lavoro di supplenza breve e saltuaria, deve rimanere a disposizione dell’istituzione scolastica di servizio fino al 30 giugno 2020.
In buona sostanza tutti i docenti della scuola secondaria di II grado non impegnati per gli esami di Stato 2019/2020 devono essere a disposizione della scuola di titolarità per eventuali sostituzioni dei colleghi assenti.
Con l’art. 12, comma 3, dell’OM 10 del 16 maggio 2020 si specifica che le sostituzioni di componenti le commissioni, che si rendano necessarie per assicurare la piena operatività delle commissioni stesse sin dall’insediamento e dalla riunione preliminare, sono disposte dal dirigente scolastico nel caso dei componenti, dall’USR nel caso dei presidenti.
Questo significa che dal 15 giugno prossimo i docenti che hanno passato gli ultimi tre mesi lontani dalle scuole potrebbero essere richiamati in servizio per sostituire i colleghi assenti all’esame di Stato: quindi si paventa l’ipotesi che il docente rientrato in Sicilia durante la DaD, ma titolare in Piemonte, debba rientrare nella sua sede di servizio a partire dal 17 giugno.
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