Ieri, sabato 28 novembre, è stata una giornata fondamentale per l’approvazione della legge di stabilità 2015. Infatti alla Camera dei deputati si è votato la piena fiducia al Governo, proprio sulla Legge di stabilità 2015.
La legge è stata spacchettata, per esigenze tecno-parlamentari, in tre parti distinte. Il preludio del voto di fiducia non ha portato sorprese. Si va spediti come un treno al raggiungimento dell’obiettivo finale. Quindi entro le prossime settimane di dicembre il tutto verrà approvato definitivamente da entrambi i rami del Parlamento. Delle tre votazioni avvenute ieri a Montecitorio vi diamo i numeri, per comprendere che, la maggioranza alla Camera, nonostante le frizioni interne al partito democratico, siano mediaticamente forti, è concreta e decisa.
Infatti nella prima delle tre votazioni è stata confermata la fiducia al Governo con 349 sì, 75 no e una sola astensione. Alla seconda votazione si sono registrati 351 voti favorevoli, 67 contrari e ancora la solita astensione. Infine nella terza e ultima delle votazioni, i favorevoli all’approvazione della legge di stabilità sono stati 346, diminuiti a 39 i contrari e poi c’è la solita astensione.
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Oggi, domenica, è previsto nella mattinata, il voto finale della Camera sulla Legge di stabilità, a seguire ci sarà il voto sul ddl bilancio. Non si prevedono colpi di scena, tutto ormai è delineato.
Nei prossimi giorni la legge di stabilità 2015 passerà al Senato. Quali novità per la scuola in questa legge di stabilità 2015? Oltre ai tagli che ben conosciamo, viene approvata la ridefinizione dei compensi e della composizione delle commissioni per gli esami di Stato per le scuole secondarie di secondo grado. Non si parla esplicitamente di commissari tutti interni, ma si dà lo strumento legislativo per abbattere i costi dei commissari di esami di Stato e per variare con un semplice decreto ministeriale la composizione delle commissioni. Un modo per non dire come stanno realmente le cose, al fine di respingere eventuali contestazioni, ma allo stesso tempo per non recedere dall’intento di ridefinire l’assetto delle commissioni di esame. In altri termini rientra dalla finestra quello che era stato fatto uscire qualche settimana fa dalla porta.
Inoltre viene confermato il miliardo di euro, per consentire le ormai celebri 150 mila assunzioni a partire dal primo settembre 2015. Tali assunzioni sono state estese anche al personale dirigente e Ata.
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