Come ogni anno, il Ministero dell’istruzione ha emanato l’ordinanza che detta le regole per lo svolgimento degli esami di Stato.
Quest’anno la campanella dell’ingresso dei candidati suonerà un giorno prima: la prova d’Italiano, che apre tradizionalmente la kermesse, è stata fissata, infatti, per il 19 giugno. Il giorno dopo si svolgerà, invece, la seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica a seconda dei vari indirizzi di studio.
Per gli esami nei licei artistici lo svolgimento della seconda prova continuerà nei due giorni seguenti per la durata giornaliera indicata nei testi proposti. Per gli esami negli istituti d’arte, la seconda prova si svolgerà, invece, in non meno di tre giorni e in non più di cinque giorni. Poiché uno dei giorni dello svolgimento di questa prova coincide con il sabato, la prova stessa potrà essere sospesa per i soli candidati che per motivi di culto non intendono proseguire l’esame in questo giorno. Ad esempio, i candidati di religione avventista.
Ma la novità più importante è sicuramente quella che riguarda presidenti e commissioni.
I commissari, infatti, saranno gli stessi docenti che hanno seguito i candidati durante l’ultimo anno scolastico. E il loro numero potrà variare da 4 a 8 in base al numero delle discipline previste da ciascun indirizzo di studio. I commissari saranno designati da ciascun consiglio di classe che avrà cura di garantire la presenza degli insegnanti delle materie oggetto della I e della II prova scritta. Per ogni sede di esame verrà nominato un presidente esterno. I presidenti saranno individuati tra i dirigenti scolastici ed i docenti di scuole statali secondarie di II grado non designati commissari interni.
Pressoché invariata, invece, la disciplina degli adempimenti preliminari.
In vista dell’espletamento delle procedure di esame, i docenti della classe dovranno preparare collegialmente il cosiddetto documento del consiglio di classe, dove faranno il punto sull’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso.
Tale documento indicherà i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti e ogni altro elemento che i consigli di classe riterranno significativo per svolgimento degli esami.
I consigli di classe, in sede di scrutinio finale, dovranno anche indicare i vari crediti scolastici maturati dagli alunni durante il corso degli studi. I crediti formativi, invece, saranno valutati dal consiglio di classe per i candidati interni e dalla commissione esaminatrice per i candidati esterni.