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Esami di Stato: partenza sbagliata

Partenza in salita per gli Esami di Stato che prenderanno avvio lunedì 18 in più di 4mila scuole italiane e coinvolgeranno mezzo milione di studenti e migliaia di commissari d’esame.
I problemi sono legati al malfunzionamento del nuovo software Commissioni Web che sostituisce il vecchio “Conchiglia” considerato obsoleto e non affidabile dai tecnici del Ministero.
Il fatto è che il nuovo software, per funzionare da lunedì – quando si riuniranno le commissioni per la seduta preliminare di insediamento – necessiterebbe che le scuole avessero inserito diversi dati nel SIDI.
La nuova piattaforma è stata messa a disposizione delle scuole solamente nella mattinata di sabato 16, mentre le segreterie erano ancora alle prese con la conclusione degli scrutini delle classi inferiori, con la consegna delle schede e con altre incombenze.
Per di più nella mattinata di sabato il sistema o non funzionava o funzionava a singhiozzo.
In molte scuole ci si stava già organizzando per lavorare anche sabato pomeriggio ed eventualmente domenica (a dimostrazione – caso mai a Viale Trastevere se ne fossero dimenticati – che la scuola italiana funziona ormai in larga misura grazie al volontario di una gran parte degli operatori).
Qualcuno ha pensato che il cattivo funzionamento potesse dipendere da un sovraccarico di utenti connessi, ma verso la fine della mattinata è arrivata la spiegazione: “Il sistema è chiuso per manutenzione dalle ore 18 di sabato fino alle ore 7 di lunedì”.
“Niente di grave – hanno pensato in molte segreterie – nel pomeriggio di sabato inseriamo i dati nel SIDI e poi lunedì mattina se ne riparla”.
Ma, come è noto, il SIDI chiude improrogabilmente le saracinesche ogni sabato alle ore 14 e neppure per la giornata odierna è stata fatta una eccezione.
Si è creata così una situazione paradossale: in molte, moltissime scuole (e anche negli uffici provinciali) si continua a lavorare sul “cartaceo” anche nelle giornate di sabato e domenica senza però poter accedere alla piattaforma informatica.
Qualcuno ha anche pensato di chiedere aiuto al numero verde del SIDI.
La risposta è stata disarmante: “Il sistema è fermo, non angustiatevi, andate a casa e cercate di trascorrere un sereno week-end”.
Tutto questo accade esattamente mentre il ministro Profumo continua a ripetere che abbiamo tutte le carte in regola per gareggiare con i migliori sistemi scolastici del pianeta.

Reginaldo Palermo

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