Il ministero dell’Istruzione ci ricorda che l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si svolge in presenza tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2022, dunque mancano cinque giorni alla chiusura.
Ultimate le due prove scritte, una di Italiano e una sulle competenze logico-matematiche, gli studenti e le studentesse affrontano la prova orale.
Il colloquio è volto a verificare anche le competenze per la lingua inglese, per la seconda lingua comunitaria e l’Educazione civica. Solo nella prova orale, per i candidati che non possono lasciare il proprio domicilio (condizione che andrà documentata), è prevista la possibilità della videoconferenza.
La votazione finale resta in decimi e può essere accompagnata dalla lode.
L’esame di Stato si intende superato se il candidato consegue una valutazione finale di almeno sei decimi. Chi attribuisce il voto finale? La sottocommissione propone il voto (derivante dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio), e la commissione delibera.
Ma come viene calcolato esattamente il voto? L’OM 64/2022 rinvia all’articolo 13 del DM 741/2017.
Ai fini del voto finale, la sottocommissione:
A questo punto la commissione delibera il voto finale (contemplando anche l’eventuale lode) per ciascun candidato espresso in decimi.
La lode che accompagna la votazione di dieci decimi viene proposta dalla sottocommissione e deliberata all’unanimità dalla commissione. Secondo quale criterio si assegna la lode? In relazione alle valutazioni conseguite nel percorso scolastico del triennio e agli esiti della prova d’esame.
Al via Tutti 10 in pagella, l’iniziativa organizzata dalla Tecnica della Scuola che mira a valorizzare gli alunni delle scuole primarie e secondarie che abbiano conseguito il voto massimo in tutte le discipline nella valutazione finale.
Prima di fornire le istruzioni per partecipare all’iniziativa occorre chiarire un punto importante, come riporta la prima regola della valutazione: i giudizi non riguardano mai l’alunno o l’alunna ma gli obiettivi di apprendimento.
Quest’anno l’iniziativa si svolge su Facebook: qui i genitori o i parenti degli alunni meritevoli che volessero partecipare sono chiamati a iscriversi al nostro gruppo Tutti 10 in pagella e pubblicare un POST con i seguenti dati:
Sappiamo bene che oltre al voto c’è molto di più. Gli alunni hanno vissuto anni difficili, tra Covid, Dad e limitazioni della socialità. Anche per questo esortiamo i lettori a raccontarci, all’interno del POST, le sfide, le difficoltà, le emozioni vissute dall’alunno/a per arrivare a ottenere questo eccellente risultato.
Sarà cura della redazione della Tecnica della Scuola scegliere, tra le diverse segnalazioni, le esperienze giornalisticamente più interessanti da rilanciare anche sul nostro portale www.tecnicadellascuola.it.
La redazione si riserva di fare dei controlli a campione per verificare la veridicità dei dati pubblicati.
Bisogna ricordare che le valutazioni nella scuola primaria sono espresse in modo diverso dalla secondaria. Mentre in quest’ultimo caso resistono i voti numerici, nel primo caso, dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti. I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel curricolo d’istituto e sono correlati a differenti livelli di apprendimento.
Specifichiamo quindi che, nel caso della scuola primaria, prenderemo in considerazione, per ogni disciplina, il giudizio di livello avanzato.
La filosofia della Tecnica della Scuola è chiara: da anni si parla di inclusività a scuola, di valorizzazione delle diversità e attenzione pedagogico-didattica alle fragilità. Per noi l’inclusione non si ferma a questo, ma si traduce anche in un’adeguata valorizzazione delle eccellenze.
Ricordiamo peraltro che la materia della valorizzazione delle eccellenze è stata introdotta dalla legge 1 dell’11 gennaio 2007 e, dopo una prima fase sperimentale, è ora disciplinata dal decreto legislativo 262 del 29 dicembre 2007, spiega lo stesso Ministero dell’Istruzione, che, attraverso l’albo d’onore, istituito a livello nazionale, raccoglie i nominativi degli studenti meritevoli per dare loro visibilità e premi economici.
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