Proprio sul filo di lana, a prove scritte in alcuni casi già iniziate, sta per cadere l’obbligo di indossare la mascherina durante gli esami di licenza media e di maturità 2022: l’utilizzo della mascherina durante scritti e orale sarà solo raccomandato. Questo consentirà ad oltre un milione e 100mila studenti, tra terza media e quinta superiore, compresi i privatisti, di svolgere le verifiche con maggiore serenità.
Per l’ufficialità bisogna però attendere il prossimo Consiglio dei Ministri, già fissato tra due giorni, per mercoledì 15 giugno, al quale seguirà poi una circolare esplicativa che il ministero dell’Istruzione invierà alle scuole secondarie di primo e secondo grado. La decisione, frutto dei dati epidemiologici sempre più rassicuranti rispetto ai casi di Covid-19, è stata presa lunedì 13 giugno durante un incontro tra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il ministro della Salute Roberto Speranza.
Decisiva la relazione del presidente dell’Iss
Ai fini della decisione di far cadere l’obbligo, previsto per legge sino alla fine dell’anno scolastico e ribadito nei giorni scorsi dal Tar nel respingere il ricorso del Codacons, sono stati determinanti i dati territoriali e nazionali aggiornati, forniti durante la riunione dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.
Va detto, comunque, che i dati ufficiali sull’andamento decrescente del Covid-19 sono serviti anche a fare il punto sul quadro epidemiologico in vista dell’organizzazione del prossimo anno scolastico, per la riapertura della scuola a settembre in presenza e in sicurezza.
Lega entusiasta
La Lega, che tanto si era battuta nei giorni scorsi perché venisse meno l’imposizione della mascherina durante lo svolgimento delle prove dell’Esame di Stato, ha immediatamente commentato la decisione facendo registrare la sua soddisfazione.
“Accolta la richiesta della Lega, per il bene di studenti e insegnanti”, ha scritto su Twitter il leader leghista Matteo Salvini, che qualche giorno fa aveva rimarcato che l’obbligo era rimasto solo in Italia.
“Meglio tardi che mai”, ha dichiarato Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione. “Si è impiegato tanto, troppo tempo per accorgersi che si stava penalizzando per l’ennesima volta il mondo della scuola, mentre in tutti gli altri settori le restrizioni erano ormai cadute.
“Le ripetute rimostranze da parte della Lega e della comunità scolastica – ha continuato Sasso, che aveva lanciato un compromesso – hanno finalmente convinto chi di dovere a imboccare la strada della ragionevolezza e del buon senso: l’utilizzo delle mascherine per gli esami di maturità e di terza media sarà solo raccomandato e non obbligatorio”.
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