C’è un profondo ossimoro tra i record di 100 e lode alla Maturità e le rilevazioni delle prove Invalsi che hanno certificato le scarse competenze degli studenti in italiano e matematica.
Come mai questa disparità? Ciò è dovuto al fatto che le valutazioni assegnate dalle commissioni agli Esami di maturità non sono oggettive ma estremamente soggettive, mentre le prove Invalsi inquadrano la realtà, ossia danno un quadro veritiero delle reali competenze acquisite dagli studenti.
Come colmare questo gap? Per gli esami di maturità bisogna tornare alla commissione composta interamente da docenti esterni con il solo membro interno della classe frequentata dallo studente e con prove scritte e orale su tutte le discipline.
Allora le valutazioni saranno molto più oggettive e aderenti alla realtà, altrimenti se continua questo andazzo delle commissioni composte da docenti interni alla scuola le valutazioni degli esami saranno sempre dopate.
Purtroppo la cartina di tornasole delle competenze è determinata dalle prove Invalsi che mettono in luce un quadro veramente desolante della scuola italiana.
Dobbiamo tornare agli esami di stato come si svolgevano un tempo perché erano seri e oggettivi in quanto oggi sono soltanto uno “sterile” rito.
Mario Bocola
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