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Esami di terza media 2022, sostiene l’orale a 76 anni: “Sogno di una vita. Ai miei tempi c’era amore tra alunni, non cellulari”

Il tanto agognato traguardo dell’esame di terza media è stato raggiunto in questi giorni, oltre che da migliaia di ragazzini, da una 76enne di San Giorgio A Cremano. L’anziana signora, che si chiama Concetta Ruoppolo, è riuscita con orgoglio a riprendere gli studi interrotti in gioventù e a sostenere l’orale dell’esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado.

Come riporta l’Ansa la signora Ruoppolo ha fatto l’ultimo passo verso il diploma di terza media nel plesso Marconi dell’Istituto Troisi del paese napoletano. “E’ il mio desiderio di tutta una vita” ha detto l’anziana, che ha lasciato la scuola per dedicarsi al lavoro e poi alle faccende domestiche. La signora, quarta di tredici figli, ha dovuto presto aiutare in famiglia collaborando nel negozio di detersivi dei genitori.

L’argomento della sua prova orale? La traccia di esame di Italiano sulla guerra, tema particolarmente caro per lei, che è nata poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale in un’Italia ancora dilaniata dallo sforzo bellico e purtroppo straordinariamente attuale. La diplomanda ha avuto così l’opportunità di fare una panoramica storica sull’Italia meridionale, partendo dal periodo post-unitario, passando per le guerre mondiali e arrivando ai giorni nostri.

La Ruoppolo ha così sostenuto l’orale di fronte alla commissione presieduta dalla preside dell’istituto Antonietta Maiello, spiegando quali sono state le difficoltà vissute da bambina e lanciando un forte messaggio ai giovani di oggi. “Voglio dedicare questo tema a tutti i ragazzi che oggi affrontano una realtà crudele. Prima la pandemia – ha affermato l’anziana – poi la guerra. Io l’ho vissuto il periodo del dopoguerra”.

La signora è andata indietro nel tempo raccontando interessanti aneddoti: “C’era una miseria indescrivibile, a Napoli. Lo ricordo il negozio di mia madre, dove la gente aveva pochi soldi da spendere anche per comprare il sapone. Ricordo il Palazzo dei Poveri dove le persone andavano a ritirare i pacchi alimentari e i panni regalati ai bisognosi. A scuola davano un pasto caldo e olio di fegato di merluzzo”.

Il racconto è stato intriso di spunti rivolti ai ragazzi di oggi: “A quei tempi vi era amore tra gli alunni non come oggi dove il cellulare sta diventando insostituibile e spesso dà un’immagine falsa della realtà. Oggi i ragazzi – ha continuato l’anziana – devono partecipare di più, non si devono fermare! Chiunque abbia qualcosa di utile da fare, lo faccia”. Il colloquio orale si è concluso con un lungo applauso da parte dei docenti, della dirigente scolastica e degli alunni.

La 76enne, le cui materie preferite a scuola sono state Italiano, Storia e Geografia, portava da tempo nel cuore la voglia di proseguire gli studi. “Studiare fa sempre bene, aiuta a crescere”, ha affermato.

Cosa farà adesso la diplomanda? A quanto pare il suo percorso scolastico non terminerà qui. L’anziana signora ha espresso infatti l’intenzione di accedere alle superiori e iscriversi presso un Istituto professionale nel settore della moda, ambito che conosce avendo seguito corsi di taglio e cucito e modellismo di abiti.

Redazione

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