Una piccola grande disavventura si è trasformata, per uno studente di Celle di Bulgheria, piccolo comune della provincia di Salerno, in un momento speciale e indimenticabile. Quest’ultimo, di nome Niccolò Oricchio, 14 anni, si è infatti trovato bloccato all’aeroporto di Sofia, in Bulgaria, senza avere la possibilità di tornare in Italia in tempo per sostenere l’esame di terza media.
Tutto è avvenuto, come riporta La Repubblica, lunedì scorso, il 27 giugno. Il ragazzo si trovava in Bulgaria per esibirsi con un gruppo di amici al Festival della musica folkloristica di Veliki Preslav. Niccolò prevedeva di ritornare nel suo paese in tempo con la delegazione del suo Comune per fare l’esame di terza media, previsto per il 28 giugno, un giorno prima.
Purtroppo è successo qualcosa di imprevedibile. All’aeroporto di Sofia, infatti, è stato organizzato uno sciopero che ha fatto rimanere molti voli a terra, tra cui proprio quello di Niccolò. Quest’ultimo ha fatto registrare un ritardo di 48 ore.
Tutto è bene ciò che finisce bene. Niccolò, che nonostante le notizie poco confortanti ha continuato imperterrito a ripassare in vista dell’esame, non si è demoralizzato ed una soluzione è stata subito trovata e messa in pratica. Grazie all’aiuto del console onorario a Varna, in Bulgaria, Antonio Tarquinio, lo studente è stato accolto presso l’ambasciata italiana, dove ha potuto sostenere l’esame a distanza con l’ausilio di Google Meet. Il ragazzo, iscritto alla classe terza C dell’istituto scolastico di Celle di Bulgheria, si è presentato all’ambasciata alle 9.30 insieme a Angelo Carelli, consigliere comunale del suo Comune.
Lo studente ha affrontato la situazione con diplomazia e grande concretezza: “Quando ho visto che erano stati annullati tutti i voli per rientrare in Italia ho avuto paura di perdere l’anno ma adesso sono contento e onorato di aver sostenuto l’esame all’ambasciata italiana. Non dimenticherò mai questa giornata”, ha affermato Niccolò, ancora molto emozionato.
Dopo aver svolto l’esame il ragazzo ha subito telefonato ai suoi genitori: “Ho appena finito l’esame, è andato bene, che bello essere italiani”, ha detto trionfante.
La dirigente scolastica del suo istituto, Maria De Biase, che ha assistito all’esame, ha colto l’occasione per riflettere sulle potenzialità della tecnologia applicate alla didattica che hanno reso possibile tutto ciò. “È stato un ‘evento’ ricco di emozioni, eravamo tutti consapevoli di vivere un momento di scuola realmente innovativa, creativa, moderna e calata nella contemporaneità. Una scuola capace di flessibilità, di saper cogliere le opportunità della tecnologia, di saper guardare oltre i confini del proprio piccolo paese: una scuola realmente Europea. Sono sicura che il nostro alunno non dimenticherà questa esperienza così significativa. Nemmeno noi”, ha spiegato a La Repubblica.
Angelo Carelli, a capo della delegazione cilentana in Bulgaria, ha lodato la tenacia dello studente: “È stato veramente bravo. Abbiamo fatto tutto il possibile per confortarlo e per fargli sostenere l’esame, come programmato”.
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