In una classe terza di una scuola media di Tivoli c’è stato un vero e proprio boom di studenti che hanno superato gli esami con 10 e lode. Lo riporta Il Corriere della Sera. La classe è stata ribattezzata, all’interno dell’istituto, quella “dei fenomeni”.
Un alunno su tre ha avuto 10 e lode
Qui, praticamente, un alunno su tre è stato promosso all’esame di terza media con il voto di 10 lode. La classe è anche salita sullo scalino più alto del podio di due premi nazionali come miglior orchestra scolastica. In molti si chiedono quale sia il segreto di questi studenti. Forse la risposta è la passione: si racconta che i ragazzi parlino in inglese e francese anche fuori dall’orario scolastico.
“Abbiamo sempre saputo che fosse una bella classe, la pubblicazione dei quadri ci ha dato la conferma – spiega la rappresentante dei genitori –. Per noi genitori è motivo di orgoglio. Ma anche di altro andiamo fieri: nella classe c’è una ragazza con disabilità che si è dimostrata coinvolta e serena in classe: ha un sorriso per ogni suo compagno di scuola”.
“C’è rispetto”
“Non so spiegare, ma credo che l’empatia dei professori sia un elemento fondamentale per l’impegno e la coesione – interviene un’altra mamma -. Non ricordiamo episodi di bullismo. C’è rispetto. Mi figlio ha preso 7, e ne sono ugualmente orgogliosa”.
Ora la maggior parte dei ragazzi prenderanno la via specialmente del liceo classico. Il motto della scuola è “Educhiamo menti libere e animi nobili”: “Ecco, finalmente possiamo dire che non è solo un proclama” dichiarano i genitori.
Test di empatia per docenti? Schettini: “Senza vocazione meglio lasciare la scuola”
Il mestiere del docente è una vocazione o no? Chi non lo pensa sbaglia: queste le parole di Vincenzo Schettini, ormai celebre docente di fisica pugliese, conosciuto dal grande pubblico con il nome del suo progetto, “La Fisica Che Ci Piace“, pronunciate ai microfoni della Tecnica della Scuola, presente alla tappa catanese del suo primo spettacolo teatrale, “La Fisica Che Ci Piace – La Lezione Show“, scritto insieme a Paolo Ruffini, in tour fino a luglio in giro per l’Italia.
Schettini ha risposto alle parole del filosofo Galimberti, che ha proposto test di empatia per i docenti: “Vorrei capire come realizzarla, occorre scendere al pratico. Chi dovrebbe fare quei test? Io mi chiedo: ma cosa si dà al docente per farlo diventare tale? Più che corsi e ‘chiacchiere’ facciamo fare qualcosa che sia più pratico. Facciamo vivere al docente l’esperienza pratica di stare in classe. I docenti che insegnano a scuola sanno quanto sia difficile essere insegnante. Più che test farei fare un periodo di apprendimento lungo dentro la scuola, con affiancamento, con stress, per capire se veramente è il proprio ambiente o no”.