Il Senato riepiloga i passaggi che hanno portato alla ultima bozza di ordinanza sugli esami di Stato 2022 per poi giungere al via libera. Da un momento all’altro, dunque, potrebbero essere pubblicate dal ministero dell’Istruzione entrambe le ordinanze, quella relativa agli esami di maturità e quella relativa agli esami del primo ciclo.
In particolare, in fatto di esami di terza media, restano le prove scritte di italiano e di matematica; la competenza di lingua straniera viene accertata in sede di colloquio; ma il Senato chiede, d’accordo con le sollecitazioni del Cspi, che si adotti, in fatto di certificazione delle competenze, il modello relativo alla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018 – competenze chiave per l’apprendimento permanente.
La commissione…
esaminato lo schema di ordinanza ministeriale in titolo, adottato ai sensi dell’articolo 1, comma 956, della legge di bilancio per il 2022, il quale ha previsto che – in relazione all’evolversi della situazione epidemiologica e al fine di garantire il corretto svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2021/2022 – con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione possano essere adottate, sentite le competenti Commissioni parlamentari, specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi in deroga alla disciplina ordinaria,
espresso apprezzamento per la scelta di contemperare la volontà di ritorno alle modalità ordinarie di svolgimento dell’esame di Stato con l’esigenza di tener conto di elementi di discontinuità nel percorso scolastico svoltosi, negli ultimi due anni, sia in presenza che a distanza;
preso atto in particolare che:
– è ripristinato lo svolgimento in presenza delle prove di esame, fatta salva la possibilità che il colloquio si tenga in videoconferenza qualora i candidati siano impossibilitati a lasciare il proprio domicilio;
– sono reintrodotte due prove scritte: una prima relativa alle competenze di italiano e una seconda relativa alle competenze logico-matematiche;
– è prevista altresì una prova orale consistente in un colloquio, nell’ambito del quale sono accertate le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria nonché all’insegnamento dell’educazione civica, e si svolge – nei soli percorsi a indirizzo musicale – altresì una prova pratica di strumento;
rilevato che lo schema di ordinanza:
– reca due principali profili derogatori rispetto al regime ordinario: i) le prove Invalsi non costituiscono requisito di ammissione all’esame; ii) l’accertamento delle competenze relative alla lingua inglese e alla seconda lingua comunitaria viene effettuato in sede di colloquio orale anziché nella prova scritta;
– per il resto conferma, nel complesso, le modalità ordinarie, con particolare riguardo allo svolgimento dell’esame per alunni con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento o con altri bisogni educativi speciali, alla partecipazione dei candidati privatisti, nonché all’attribuzione del voto finale;
considerato altresì il parere reso sul provvedimento in titolo dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), in cui: i) si esprime apprezzamento per l’effettuazione dell’esame di Stato in presenza; ii) si invita a sostituire, in analogia con quanto disposto per il precedente anno scolastico, le prove scritte con la presentazione, durante la prova orale, di un elaborato; iii) si segnala l’opportunità di un ripensamento della modalità di svolgimento degli esami di Stato nel primo ciclo di istruzione e, in particolare, di una modifica delle modalità di certificazione delle competenze (di cui al DM 742 del 2017), al fine adeguarle alla raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente;
tenuto conto del mancato accoglimento da parte del Ministero dell’istruzione della richiesta di sostituire le prove scritte con l’esame di un elaborato in sede di colloquio e delle relative motivazioni, riguardanti la “maggiore continuità della didattica nell’anno scolastico 2021/2022” e il “progressivo ritorno all’ordinarietà del percorso scolastico”;
esprime parere favorevole, con la seguente osservazione:
si dia seguito, in vista dell’anno scolastico 2022/2023, alla sollecitazione del CSPI in merito all’esigenza di adeguare il modello di certificazione delle competenze del primo ciclo di istruzione alla luce della richiamata raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea.
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