I lettori ci scrivono

Esami di terza media, l’outlet dei voti scontati

Gli esami di stato del primo ciclo d’istruzione e per gli alunni si sono trasformati in veri e propri outlet con voti scontati. Infatti si sono rilevate discrepanze tra voti di ammissione agli scrutini finali e risultati finali.

Per non parlare delle differenze esistenti con la prova Invalsi, dove i risultati sono ancora più marcati. Tra candidati interni alla istituzione scolastica e i privatisti c’è una quasi totalità delle promozioni.

Ci si chiede a cosa servono gli esami di terza media? Viene licenziata la totalità degli alunni esaminati con percorsi disciplinari ben costruiti graficamente, ma vuoti di contenuti. Insomma: conta di più l’estetica che la sostanza dei contenuti delle diverse discipline.

Non serve alcunchè scrivere infinite pagine di certificazione delle competenze se poi al termine del ciclo di studi si andranno a valutare le incompetenze più che le competenze finali. Tanto vale abolire completamente gli esami di licenza media tanto gli studenti che non hanno appreso durante un triennio non potranno acquisire conoscenze tali agli esami da certificare di aver raggiunto delle competenze da spendere nel corso della vita.

Altro che curricolo verticale o orizzontale e Indicazioni per il curricolo predisposte dal Ministero dell’Istruzione. Se andiamo ancora più su nel corso degli studi, cioè all’Università anche lì sarebbe da rivedere tutto: l’unica cosa seria che è rimasta nelle Università è la tesi di laurea perchè anche in quel segmento d’istruzione le cose devono cambiare per farla diventare una cosa seria.

Ormai lo studio serio ed impegnato è diventato una chimera. E la serietà è tanto più un optional


Mario Bocola

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