Più di 500 mila ragazzi dei terza media (per l’esattezza 572.000) saranno impegnati domani in quello che è considerato lo scoglio più difficile da superare: la Prova Nazionale Invalsi.
Si tratta di una prova impegnativa, perché, rispetto ai test somministrati alle elementari e alle superiori, in questo caso il risultato finale farà media.
Infatti, l’esame conclusivo del I ciclo di istruzione si compone di 7 voti: il primo riguarda l’ammissione all’esame, altri 5 sono attribuiti agli scritti e 1 voto viene dato all’orale. Tra i 5 voti scritti, uno è rappresentato dalla media dei punteggi ottenuti nelle due prove Invalsi. I voti attribuiti ai test Invalsi vanno dal 4 al 10.
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La prova, su tutto il territorio nazionale, ha inizio nelle sedi centrali, con l’apertura dei plichi, alle ore 8.30 e nelle sezioni staccate e nelle succursali non appena siano pervenuti, dalla sede centrale, gli appositi plichi contenenti i fascicoli. Tutti i candidati, in tutte le sedi d’esame, devono, comunque, essere presenti in classe entro le ore 8.30. Nessun candidato può essere ammesso nell’aula d’esame dopo le ore 8.30.
Le prove sono due: una di Italiano, della durata di 75 minuti, salvo tempi aggiuntivi per i candidati con DSA o disabilità.
Ritirati i fascicoli, i candidati avranno una pausa di 15 minuti, prima dell’avvio della prova di Matematica, di durata pari alla prima prova.
Oltre alla sessione ordinaria del 16 giugno 2016, ci saranno eventualmente anche due sessioni suppletive per i candidati che non hanno potuto sostenere la prova: la prima sessione suppletiva è prevista per il 22 giugno, la seconda per il 2 settembre.
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