Presentarsi ad un esame al posto di un’altra persona è un reato con conseguenze penali.
Se l’esaminatore pubblico ufficiale si rende conto dell’inganno e denuncia il fatto, la coppia che ha escogitato lo scambio di persona rischia grosso.
Una vicenda di questo genere si è consumata nel veronese, dove i carabinieri di Bussolengo (Verona) sono dovuti intervenire due donne nigeriane di 30 anni per sostituzione di persona.
Una delle due si era presentata all’esame di lingua italiana, scrive l’Ansa, per ottenere il permesso di soggiorno al posto della connazionale: un componente della commissione esaminatrice ha però scoperto lo scambio di persona attraverso l’altezza, perché la candidata attesa era 25 centimetri più bassa.
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La donna alta 185 centimetri si è presentata al test consegnando ai militari la carta d’identità dell’amica, alta solo 160 centimetri.
Le due donne – che dopo il giudizio con rito direttissimo al Tribunale di Verona, sono state già rimesse in libertà – avevano concordato che all’esame indetto dalla Prefettura di Verona alla scuola media “Da Vinci” di Bussolengo, finalizzato a ottenere il permesso di soggiorno per lungo periodo, si sottoponesse colei che effettivamente conosceva meglio la lingua italiana, soggiornandovi da anni.
La differenza notevole di altezza, però, ha rovinato il “piano”.
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