Pur valutando positivamente la riduzione a tre delle prove scritte e l’esclusione delle Prove Invalsi dall’esame di Stato e la conseguente eliminazione di ogni diretta influenza sulla valutazione finale, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, con proprio parere del 20 settembre, rileva alcune criticità nello schema di decreto ministeriale sullo svolgimento degli esami conclusivi del I ciclo.
In particolare, viene richiesto un approfondimento sui seguenti aspetti:
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- la scelta di attribuire al dirigente scolastico la presidenza delle commissioni d’esame del primo ciclo della scuola di titolarità va monitorata al fine di verificarne la funzionalità e l’efficacia, anche nell’ottica di una garanzia di terzietà;
- nel decreto va precisato che il docente individuato dal dirigente scolastico deve appartenere al ruolo della scuola secondaria e vanno previste le modalità di individuazione del sostituto del dirigente scolastico, nei casi in cui la scuola non disponga di docenti non impegnati nell’esame di stato a cui chiederlo;
- l’introduzione dell’organico dell’autonomia rende necessario precisare le modalità di composizione dei consigli di classe, per garantire la validità ai fini delle operazioni di scrutinio e dello svolgimento dell’esame;
- è necessario infine valutare ogni possibile soluzione organizzativa per consentire agli alunni che, per gravi e comprovati motivi non abbiano potuto svolgere le prove INVALSI, di non compromettere l’ammissione agli esami di stato, anche avvalendosi, per analogia, della normativa prevista in questi casi per gli esami di stato.
In conclusione il Consiglio esprime parere favorevole allo schema di decreto, a condizione che vengano accolte le osservazioni, raccomandazioni e proposte di modifica espresse nel parere.
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