Didattica

Esami Maturità 2024, come si svolgeranno? Tutte le novità previste dal Ministero – Rivedi la Diretta

Si avvicina la data dell’inizio dell’esame di Maturità 2024: quali sono le novità introdotte dall’annuale ordinanza ministeriale. Cosa cambia e su cosa devono essere preparati i docenti? Ecco cosa c’è da sapere e cosa è il Capolavoro dello Studente di cui tanto si sta parlando.

Come ogni anno, gli esami di Stato rappresentano per gli studenti e i docenti dell’ultimo anno della secondaria di secondo grado un appuntamento importante e, per quanto rassicurante, secondo le statistiche, un momento di verifica del percorso quinquennale. I docenti, in particolare, sono impegnati nella redazione del Documento di classe, che di anno in anno risulta sempre più articolato e impegnativo, anche perché esso rappresenta la guida per la commissione d’esame.

La diretta della Tecnica risponde live

Delle novità degli esami di Maturità del 2024, delle prove, della valutazione e dei consigli per docenti e studenti abbiamo parlato nel corso della puntata della Tecnica risponde live di oggi, martedì 21 maggio, alle ore 15,30. Ospiti la presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Lazio Cristina Costarelli e l’esperto e già dirigente scolastico Aluisi Tosolini.

RIVEDI LA DIRETTA

Maturità 2024, le novità dopo la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale

L’Ordinanza ministeriale 55 del 22 marzo 2024 non presenta novità significative rispetto a quella dell’anno precedente, infatti rimane fermo il vincolo d’ammissione all’esame legato allo svolgimento obbligatorio delle prove Invalsi, test di italiano, matematica e inglese, ma con una novità che non ha mancato di generare numerose polemiche: gli esiti delle prove Invalsi verranno resi noti dopo giugno e, secondo le novità introdotte dal Decreto PNRR (Decreto Legge 19/2024), saranno indicati nel curriculum dello studente, il documento rilasciato con il diploma. All’articolo 14 del Decreto Pnrr infatti si legge: “In una specifica sezione sono indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento conseguiti nelle prove scritte a carattere nazionale di cui all’articolo 19, distintamente per ciascuna delle discipline oggetto di rilevazione e la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese”.

Redazione

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