Con una nota del 5 marzo, il Ministero dell’Istruzione ha fornito alcuni chiarimenti riguardanti le ordinanze ministeriali relative agli esami di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione.
I docenti della classe saranno coinvolti dalla data di assegnazione della tematica dell’elaborato e fino alla sua consegna, supportandone la realizzazione.
L’elaborato è inerente a una tematica assegnata all’alunno dai docenti della classe, individuata a partire dalle caratteristiche personali e dai livelli di competenza maturati, in una logica di integrazione tra gli apprendimenti. È in forma aperta e può coinvolgere una o più discipline tra quelle previste nel piano di studi. Proprio l’assenza di uno schema di forme e contenuti cristallizzati consente di modularlo intorno alla dialettica tra la progettazione del consiglio di classe, sulla base della declinazione delle Indicazioni nazionali compiuta nel “curriculo” di istituto, e l’alunno.
Il consiglio di classe provvederà all’indicazione, tra i membri designati per far parte delle sottocommissioni, di docenti di riferimento, a ognuno dei quali sarà assegnato un gruppo di studenti, col compito di accompagnare ciascun candidato nella stesura dell’elaborato concernente le discipline caratterizzanti il corso di studi frequentato.
L’avvio del colloquio è, anche in questo caso, segnato dall’esposizione dell’elaborato, da strutturare a partire dalle cosiddette “discipline caratterizzanti”, eventualmente “integrato, in una prospettiva multidisciplinare, dagli apporti di altre discipline o competenze individuali presenti nel Curriculum dello studente e dell’esperienza di PCTO svolta durante il percorso di studi”. La tipologia è aperta, coerente con le discipline coinvolte; i consigli di classe possono scegliere se assegnare a ciascun candidato un argomento diverso, o assegnare a tutti o a gruppi di candidati uno stesso argomento che si presti a uno svolgimento fortemente personalizzato, ed eventualmente fornire indicazioni relative alle caratteristiche “tecniche” dell’elaborato, qualora esso non consista nella sola redazione di un testo scritto.
Il Curriculum dello studente, una delle novità ordinamentali realizzate quest’anno, consente una migliore organizzazione e documentazione della realtà degli apprendimenti e delle caratteristiche di ciascuno.
L’esame del secondo ciclo adotta una griglia nazionale di valutazione. Oltre all’elaborato, è prevista la “discussione di un breve testo, già oggetto di
studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana o della lingua e letteratura nella quale si svolge l’insegnamento, durante il quinto anno e ricompreso nel documento del consiglio di classe”. I testi presenti nel documento del 15 maggio possono non limitarsi allo specifico letterario: in tale modo, la capacità di analisi può manifestarsi anche in ambiti più corrispondenti alla peculiarità dei singoli profili e delle progettazioni dei docenti.
L’esame è completato, ove non siano state comunque trattate in precedenza, anche su iniziativa del candidato, dall’esposizione delle attività relative ai PCTO, per come effettivamente svolte.
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