E’ stato presentato al Miur, in presenza della ministra Fedeli e il professor Luca Serianni, il “Documento di orientamento per la redazione della prova d’italiano nell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo”.
Come abbiamo già riportato in precedenza, le tipologie previste per le prove scritte di italiano saranno tre:
– testo narrativo o descrittivo;
– testo argomentativo;
– comprensione e sintesi di un testo, anche mediante richiesta di riformulazione, quindi un riassunto.
Dopo esserci occupati del testo narrativo e descrittivo e del testo argomentativo parliamo del riassunto, l’altra tipologia di prova a disposizione degli alunni.
Riscrivere un testo è attività particolarmente efficace per lo sviluppo di abilità linguistiche tra loro complementari: lo è innanzitutto per lo scrivere (si impara a scrivere dallo ‘scrittore
esperto’; si impara a scrivere da modelli); lo è subito dopo per il leggere e il capire. Queste due ultime abilità richiedono che lo studente sappia riconoscere e mettere in rapporto gerarchico le informazioni, individuare lo scopo di un testo e la forma che lo caratterizza.
L’attività di riscrittura di un testo può assumere forme diverse quali ad esempio:
La riscrittura è un’attività fortemente educativa per l’impegno che richiede e per i vincoli che impone, ed è propedeutica all’affinamento delle tante scritture che lo studente dovrà affrontare nel corso degli studi e, in prospettiva, nella vita professionale.
Lo studente, dato un testo letterario – una poesia o un breve testo narrativo – dovrebbe dimostrare, attraverso una corretta riscrittura, di averne colto il senso globale.
Dovrebbe inoltre essere in grado di sviluppare una breve analisi riferita alle scelte lessicali, all’uso della sintassi, alle tecniche usate dall’autore per coinvolgere il lettore.
Nel caso di un testo poetico, dovrebbe individuare alcune tra le più note e frequenti figure retoriche.
Nel caso di un testo di divulgazione scientifica o di manualistica scolastica o di cronaca o commento giornalistici, lo studente dovrà farne un breve riassunto dopo averne valutato e selezionato le informazioni. Molto opportuna può essere la richiesta di scandire il testo in macro sequenze, assegnando un titolo a ciascuna di esse.
«Per la verità non amo molto viaggiare. Tutti i miei viaggi li ho affrontati malvolentieri, la realtà dei nuovi paesi equivale a quella dei vecchi. Le città mai viste, arrivandoci, mi preoccupano anzi come vere e proprie persone che bisogna attentamente conoscere se non si vuol correre il rischio di legarvisi con una amicizia inutile e precipitosa. Il traffico, gli abitanti, certe frasi che si colgono al volo, le risposte del garzone del bar, le sfumature del nuovo
dialetto, invece di interessarmi, ormai mi rattristano. Non ho tralasciata l’abitudine giovanile di tenere in tasca un quadernetto, ma gli appunti che vi trovo, alla fine, sono così futili! E ciò che di rado nel mio ambiente mi colpisce, ossia che la vita scorre ogni giorno e una volta per sempre, mi si rivela altrove irreparabilmente vero. È negli specchi degli alberghi che mi accorgo di essere invecchiato….»
(Ennio Flaiano, Diario notturno, Milano, Adelphi, 1994, con adattamenti).
1. Leggi questo brano di Ennio Flaiano e individuane l’affermazione di fondo. Trascrivila, fingendo di essere l’autore, completando l’attacco che ti viene dato; dal momento che sei l’autore, riprendi e riusa parole e frasi del testo.
Il viaggiare mi fa capire che ……
2. Trascrivi almeno due motivi che spingono lo scrittore a non amare i viaggi.
…….
…….
3. Perché secondo lo scrittore è un rischio amare città mai viste? Rispondi motivando brevemente la tua risposta.
4. Riscrivi il breve testo guardando al viaggio con gli occhi e l’entusiasmo di un giovane.
5. Sostituisci le parole o espressioni sottolineate con altre parole o espressioni equivalenti come significato, senza però modificare il senso del testo.
«Per la verità non amo molto viaggiare. Tutti i miei viaggi li ho affrontati malvolentieri, la realtà dei nuovi paesi equivale a quella dei vecchi. Le città mai viste, arrivandoci, mi preoccupano anzi come vere e proprie persone che bisogna attentamente conoscere se non si vuol correre il rischio di legarvisi con una amicizia inutile e precipitosa. Il traffico, gli abitanti, certe frasi che si colgono al volo, le risposte del garzone del bar, le sfumature del nuovo dialetto, invece di interessarmi, ormai mi rattristano. Non ho tralasciata l’abitudine giovanile di tenere in tasca un quadernetto, ma gli appunti che vi trovo, alla fine, sono così futili! E ciò che di rado nel mio ambiente mi colpisce, ossia che la vita scorre ogni giorno e una volta per sempre, mi si rivela altrove irreparabilmente vero. É negli specchi degli alberghi che mi accorgo di essere invecchiato….»
1. …………………..; 2. ………………….; 3. ……………….; 4. ………………………
Documento Orientamento Prova Italiano Esame Di Stato Primo Ciclo
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