Esce per Luni Editore il secondo numero della “Rivista di storia, arti, narrazioni: Naxos” diretta da Fernando Massimo Adonia e curata dalla direttrice artistica del “Festival Naxoslegge”, Fulvia Toscano, instancabile divulgatrice di cultura e di manifestazioni ad essa collegate. Dotata pure di un nutrito e sapiente Comitato scientifico, questo secondo numero della Rivista “Naxos” ha come titolo: “Pasolini e Pound. Il corpo del poeta”, scelto in concomitanza col centenario della nascita del grande intellettuale italiano, nonché scrittore, regista e sceneggiatore, ucciso in circostanze misteriose, e del Cinquantesimo della morte a Venezia di Ezra Pound, poeta, saggista e traduttore statunitense.
Un binomio apparentemente inconciliabile, viste le scelte ideologiche e politiche dei due, ma che la conoscenza e l’arte accomunano nell’unanime sentire del corpo, martoriato quello del primo, imbrigliato nel carcere della follia e del tradimento quello del secondo, ma liberi entrambi nello spirito e nella fantasia creativa.
Oltre alla dotta introduzione di Adonia, questo Secondo numero ospita interventi di David Brullo, Andrea Giuseppe Cerra, Luca Gallesi, Marco lino Leonardi, Dora Marchese, Enrico Nicosia, Isidoro Pennisi, Dario Tomasello, Katia Trifirò, Fernando Massimo Adonia, Giulio Maria Chiodi, Nicolò Fornasir, Serge Latouche (che manda il suo pezzo: “L’illimité et la mesure” in lingua originale francese), Andrea Zhok, Giuseppe Conte, Gianluca Furnari, Francesca Serragnoli, Marinella Fiume, Daniele Macris, Danilo Breschi.
Gli interventi sono inoltre scanditi da sei Sezioni: oltre alla prima, incentrata sui due artisti, una seconda “Sui limiti” e poi: Poesie, Racconti (fra i quali suggestivo appare quello di Fiume sui “corpi astrali” dove la poesia sembra volteggiare tra cieli e astri tra la volta celeste e l’umanità), Studi, Recensioni, mentre una biografia finale racconta anche la vita intellettuale di ciascun autore.
Una operazione editoriale e culturale di notevole pregio quella proposta dal comitato di redazione e dai curatori, anche per la scelta del tema apparentemente inconciliabile, ma che la letteratura, la sapienza e la saggezza, dentro le quali l’arte talvolta ama nascondersi, fa di queste pagine una lettura propositiva e sicuramente di pregio.