Questo primo libretto, come ci precisa il prof Giuseppe Grasso, tra i fondatori del Comitato “Quota 96” e gli ideatori della pubblicazione, consta di tre parti: “una Introduzione dove spieghiamo il senso della plaquette e del discorso di Imposimato;
il testo del giudice, con valore centrale, alternato da svariate foto di eventi e di manifestazioni a colori;
una parte finale in cui spieghiamo in che cosa consiste quell’errore stigmatizzato dal nostro magistrato amico.
Si è trattato di un lavoro di squadra che ha prodotto i suoi risultati. Ci auguriamo tutti che venga non solo apprezzato ma fatto circolare in ogni minimo spazio in cui il Comitato potrà essere presente, sulla piazza e ovunque sia utile pubblicizzarlo. Il libretto, dal titolo I Quota 96 scuola o quell’errore voluto, titolo ripreso dal discorso del giudice, è firmato dallo stesso ed edito dal Comitato con la sigla Quaderni del Comitato Civico “Quota 96”.
Il libretto, scrive sempre Grasso, “sarà spedito tutti e a chi di dovere, in parlamento, al governo, alle televisioni e ai giornali, mentre per le adesioni, l’acquisto del libretto e gli indirizzi per la spedizione sulla pagina Facebook del Comitato ci sono tutte le coordinate
Pubblichiamo l’introduzione a firma del Comitato
Il giudice Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, fin dall’inizio della nostra vicenda, nata da un errore riconosciuto dall’ex Ministro del lavoro Elsa Fornero, si è schierato nettamente al fianco dei lavoratori del Comparto Scuola di “Quota96” sostenendo e avallando con la sua autorevolezza, oltre che con argomentazioni giuridiche appropriate, le motivazioni della protesta che portiamo avanti da quasi tre anni per un diritto alla pensione ingiustamente negato nell’anno scolastico 2011-2012. Il 29 agosto 2014, dal palco di piazza SS. Apostoli di Roma, teatro di storiche manifestazioni, il noto giudice, riannodando le fila della specificità della nostra categoria, ha voluto onorarci della sua presenza pronunciando un discorso incisivo in cui ha compiuto una minuziosa disamina di questa ben nota “vexata questio” dopo l’approvazione alla Camera della norma che sanava quell’errore nello scorso mese di luglio e l’indegno epilogo che ne è seguito con lo stralcio al Senato ad agosto. Per l’ occasione ha riaffermato, in modo vibrante e coinvolgente, la valenza della nostra rivendicazione statuita da leggi dello Stato ancora in vigore e mai abrogate nel nostro paese. Di quel caloroso discorso fatto a braccio, che ha l’incedere e il magistero di una requisitoria impietosa contro l’establishment politico-governativo e non solo, il giudice ha redatto e consegnato al Direttivo del Comitato, grazie alla mediazione di Chiara Farigu del Comitato Civico, una fedele trascrizione, da lui accuratamente rivista, che pubblichiamo integralmente qui come testimonianza e come plaquette, la prima di una serie a cura del Comitato. Ringraziamo sentitamente il giudice Imposimato per le parole generose che ha voluto spendere per la nostra causa augurandoci che la politica possa rimediare a breve alla clamorosa disattenzione normativa con cui ha fin qui trattato questa storia dolorosa e sofferta, una storia che ha riempito le pagine dei giornali aprendo un dibattito che aspetta ancora di concludersi con una scelta politica definitiva e “politically correct”.
Il Comitato Civico «Quota 96»
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