Categorie: Personale

Esiste per i docenti l’obbligo di aderire ai progetti della scuola?

Esiste per  i docenti una sorta di  “obbligo di progetto”?  Per esempio, se gli organi collegiali deliberano l’adesione ad un programma proposto da altri soggetti, i docenti sono tenuti in qualche modo ad aderire?

La questione ci viene posta spesso da insegnanti che ci chiedono come comportarsi nel momento in cui il dirigente scolastico dovesse richiedere di partecipare ad un progetto deciso dagli organi collegiali.
La risposta, titto sommato, è abbastanza semplice.
Preliminarmente va detto che eventuali progetti “aggiuntivi” rispetto alla ordinaria attività didattica vanno inseriti nel Piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti e approvato dal consiglio di istituto: è evidente, peraltro, che il consiglio non ha alcuna facoltà di inserire nel POF progetti didattici che non siano stati elaborati e decisi dal collegio che – ai sensi della normativa attuale – è l’unico organo che può assumere iniziative in ambito didattico.  Quindi una eventuale delibera autonoma del consiglio di istituto in campo didattico non avrebbe alcun valore.
A questo punto, però, è bene fare qualche precisazione.
Se un progetto è inserito nel POF e riguarda l’intera istituzione scolastica è ovvio che tutti i docenti sono in qualche misura impegnati a contribuire alla realizzazione del programma.
Per esempio: il POF della scuola stabilisce che  “tutte le classi di scuola primaria collaborano alla produzione di una mostra conclusiva che illustri le atttività di educazione ambientale svolte nell’anno in corso”.
In tal caso i docenti non possono esimersi dal partecipare all’iniziativa, a meno che al momento della decisione uno o più docenti non abbiano fatto constare a verbale di essere contrari all’iniziativa. 
Ma ci sono anche casi diversi: per esempio, una associazione o un ente del territorio propongono alla scuola di aderire ad un proprio progetto; a meno che il POF non preveda espressamente che tale progetto sia parte integrante del POF stesso, è ovvio che l’adesione del singolo insegnante e di ciascuna non può che essere libera e volontaria.
Non solo ma il docente che non intende aderire (o perchè la proposta non si integra correttamente con le attività già programmate o perchè l’adesione richiederebbe un impegno orario aggiuntivo che non si intende accettare) non ha nessun obbligo di giustificare la propria mancata adesione.

 

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

18/07/2024

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024