Didattica

Esistono ancora buone pratiche scolastiche? La risposta potrebbe essere nel libro “Perché insegno? Perché ci credo”

L’educazione oggi attraversa una crisi profonda? Esistono ancora buone pratiche scolastiche? È questo il focus del libro “Perché insegno? Perché ci credo”, curato da Michele De Beni e Claudio Girelli. De Beni, psicoterapeuta e pedagogista, è docente di Programmazione e Valutazione dei processi formativi all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, mentre Girelli è professore di Pedagogia sperimentale all’Università di Verona.

Come riporta Vatican News, nella quarta di copertina, Andria Zafirakou, vincitrice del Global Teacher Prize 2018, sottolinea l’importanza di sostenere gli insegnanti affinché le nuove generazioni possano affrontare le sfide future con una solida istruzione. Keishia Thorpe, vincitrice del premio nel 2021, evidenzia come gli insegnanti si trovino spesso a ricoprire ruoli multipli senza ottenere il riconoscimento che meritano.

“Perché insegno? Perché ci credo” raccoglie le testimonianze di insegnanti italiani che, tra i finalisti del Global Teacher Prize, credono nel loro lavoro e sono convinti che un bravo docente possa fare la differenza nella vita dei giovani. Tra loro figurano nomi come Katja Battaglia, Lorella Carimali, Carlo Mazzone e Barbara Riccardi, che condividono esperienze di innovazione educativa.

Il ruolo cruciale della scuola

Michele De Beni afferma che da una buona scuola può partire la scintilla che ispira gli studenti per tutta la vita. L’autore riflette sull’emergenza educativa attuale, che non vede come un cataclisma, ma come un’opportunità per rigenerare un ethos educativo capace di rispondere alle nuove sfide culturali.

De Beni sottolinea che l’arte di educare non si improvvisa, ma nasce da incontri significativi e dalla riscoperta di valori fondamentali. Ricorda l’incontro con lo psicologo Edward De Bono e l’influenza del filosofo Viktor Emil Frankl, che lo hanno portato a vedere l’educazione come un processo che va oltre le tecniche, fondandosi su una profonda passione e cura per l’insegnamento.

Redazione

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