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Esonero per i collaboratori nelle scuole in reggenza (con i soldi del fondo di istituto): forse ci sarà una norma nella legge di bilancio

Per le istituzioni scolastiche affidate in reggenza potrebbe esserci una novità importante, a partire dal prossimo anno scolastico: il collaboratore del dirigente scolastico, infatti, potrebbe ottenere l’esonero dall’insegnamento in modo da potersi occupare con tempi distesi della gestione e della organizzazione della scuola.

Lo prevede un disegno di legge depositato alla camera a firma della deputata leghista Giovanna Miele.
Per la verità la disposizione era già stata inserita nel comma 2 dell’articolo 45 del decreto legge, n. 36/22 secondo cui il Ministro dell’istruzione avrebbe dovuto definire criteri e modalità per l’individuazione delle istituzioni scolastiche a cui consentire l’esonero del collaboratore.

Se il disegno di legge Miele dovesse andare in porto la norma verrebbe estesa a tutte le scuole in reggenza, con una spesa complessiva di 15 milioni di euro annui.
Le risorse deriverebbero dalla corrispondente riduzione del fondo per l’offerta formativa e cioè dalle somme che già ora sono a disposizione delle scuole per la contrattazione integrativa di istituto.
Ed è forse questo il punto debole del provvedimento perchè difficilmente i sindacati del comparto accetteranno di buon grado la riduzione del fondo.

Per intanto va segnalata la presa di posizione del presidente dell’Ancodis (Associazione Nazionale Collaboratori dei Dirigenti Scolastici) Rosolino Cicero che dichiara: “Apprendiamo con sincero favore che l’Onorevole Giovanna Miele componente della Commissione Cultura della Camera ha presentato, quale prima firmataria, la proposta di legge relativa all’esonero del “collaboratore vicario” nelle scuole in reggenza. Si tratta, dal nostro punto di vista, di una positiva attenzione alla complessità della scuola autonoma, di una iniziativa parlamentare che riconosce la necessità di prevedere ex lege per le scuole in reggenza un collaboratore distaccato dall’attività di insegnamento”.

Rosolino Cicero, però, rilancia e aggiunge: “Si tratta di un primo passo che risponde ad una delle proposte di Ancodis e che, però, occorre estendere a tutte le scuole autonome che, oggi più che mai, non sono guidate in solitudine dal dirigente scolastico”.

Va detto che la proposta di legge in questione era stata depositata in Parlamento già nella primavera scorsa; assegnata in sede referente alla Commissione Cultura della Camera è stata illustrata a inizio settembre dalla deputata leghista Miele senza essere più ripresa.
Sembra infatti che la disposizione potrebbe essere inserita nella legge di bilancio che inizierà a breve il proprio percorso alla Camera e al Senato.

Reginaldo Palermo

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